Ammetto la mia esagerata ignoranza: fino a ieri non avevo mai sentito parlare di “mototerapia”, poi ho letto che il Senato l’ha
riconosciuta per legge, per uno scherzo del destino proprio lo stesso giorno in cui è stato definitivamente approvato il nuovo codice della strada/strage.
Non sono un medico, e non capendone granché sull’argomento, ho letto qualche articolo di commento senza trovare sorprendenti risultati: si tratterebbe di fare esibizioni con moto da cross e di portare eventualmente in giro i bambini malati (con l’autorizzazione di genitori e medici) per dar loro momenti di gioia e adrenalina.
Se questo può aiutare i piccoli malati a passare una giornata spensierata, ben venga, ma mi chiedo se sia il caso di chiamarla “terapia”: per come è descritta non mi pare abbia niente di più di uno spettacolo di burattini, dell’esibizione di un prestigiatore o di una corsa sulle montagne russe. Sull’argomento, medici e
genitori di bimbi con autismo non hanno apprezzato l’iniziativa, già dall'approvazione alla Camera.