Ennesima tragedia stradale, con un padre che guida ubriaco e con la patente ritirata che si schianta contro un muro e causa la morte della figlia di tre anni, che viaggiava in braccio alla madre.
Mentre il padre dà la colpa ad un guasto ai freni, e i tecnici stabiliranno se è vero. Quello che pare certo è lo stato di ubriachezza e che la bambina viaggiava in braccio alla madre invece che essere assicurata ad un seggiolino.
Pure il ministro ha avuto l’opportunità di fare un comunicato in cui si augura una celere approvazione delle modifiche al codice della strada, per evitare altre morti. Ce lo auguriamo tutti, ma la modalità scelta potrebbe portarci fuori strada (è il caso di dirlo).
Il nuovo codice della strage (così chiamato dalle associazioni che si occupano di sicurezza stradale) avrebbe forse inasprito la pena per il padre recidivo, ma, come si è purtroppo visto, subire il ritiro della patente (e viaggiare con l’auto senza assicurazione) non crea alcun freno inibitore (quello sì che era guasto) al mettersi alla guida.
C’è poi il dettaglio più importante: i bambini devono essere legati al seggiolino, perché in caso di urto
volano letteralmente dentro e persino fuori dall’auto.
Non sarà quindi inasprire le pene (più o meno) che farà la differenza, ma aumentare i controlli diretti e anche elettronici, perché visto che questo episodio è avvenuto alle tre del mattino, non si può pensare che ci siano pattuglie ovunque.