La campagna disattenta
mercoledì 5 giugno 2024 | di Patrizio Suppa
Sul Corriere fiorentino di ieri, un editoriale di Stefano Guarnieri, a 14 anni dalla morte del figlio travolto in un incidente stradale, commentava amaramente lo scarso interesse sul tema della sicurezza stradale nella campagna elettorale comunale, dove si preferisce alimentare le polemiche sugli autovelox e le multe e dimenticando i morti. In più, afferma che il Comune sia poco attento all'utilizzo dei proventi delle multe da utilizzare nella sicurezza stradale. Qualche mese fa scrissi al sindaco contestando l'entità dei milioni di euro spesi per la manutenzione stradale definita “sicurezza”, così come invitai lui e l'Assessore a destinare uno dei tanti milioni di euro ricavati dalle multe per l'acquisto dei sensori dell'angolo cieco da montare sui veicoli pesanti, comunali e privati. Milano è andata avanti con la sua delibera dopo il via libera del Consiglio di Stato, da noi è stato fatto poco e niente. In compenso, un altro Assessore ha trovato i soldi per dare qualche spicciolo a chi va in ufficio o a scuola in bici: iniziativa benemerita, ma probabilmente molti manderebbero volentieri i figli a scuola in bici, anche gratis, se ci fossero strade più sicure, vere “zone 30” e piste fatte meglio. Ho scritto queste righe con un'acidità superiore al solito perché sulle nostre strade lunedì sera è morto un altro motociclista, ma morire sulla strada sembra interessare molto meno dello scudo verde o degli aranci di via Cavour.
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