L'amore non è bello se non è litigarello


Come le grandi storie d’amore, quella tra ciclisti e ferrovie è da sempre una storia contrastata. Purtroppo non posso farlo spesso, ma mi piace salire su un treno con la bici, arrivare in terre distanti da casa e cominciare a pedalare vicino al mare, al lago o sull’appennino, per poi tornare a casa in bici o di nuovo in treno.
Questo amore spassionato a volte lo sento tradito: scalini altissimi per salire sul treno, scalini nei sottopassaggi pedonali, ascensori troppo piccoli per metterci la bici, coincidenze troppo ravvicinate o troppo distanti, posti bici poco funzionali, e tutto questo nonostante la gentilezza e l’attenzione del personale di bordo.
A volte il destino cinico e baro ci mette del suo: il treno che ho preso l'ultima volta si è fermato con la porta del vano portabici proprio sulla rampa dell’attraversamento dei binari, allontanando quindi il suolo di qualche ulteriore decina di centimetri: in pratica sarei dovuto scendere con un balzo da assaltatore, ma sono solo riuscito a non ammazzarmi e a non danneggiare la bici, ed è stato un grande successo.
I ciclisti amano i treni: fateci amare anche quello che c’è intorno a loro.
Torna indietro

FIAB Firenze Ciclabile

  • Sede legale: c/o Circolo ARCI Lavoratori Porta al Prato, via delle Porte Nuove 33; 50144 Firenze FI

  • Email: Clicca qui per scriverci

  • Codice fiscale: 94122650487

Iscriviti alla newsletter

Inserisci il tuo indirizzo email:

Privacy

Privacy Policy
Cookie Policy

Visita anche...

FIAB
Rivista BC
Bicitalia
Albergabici

Area riservata

Nome utente

Password