L’indipendenza vale 60 euro?
giovedì 18 aprile 2019 | di Patrizio Suppa
C’è una fascia di età in cui si è ancora bambini ma ci si sente pronti a diventare adulti. E’ i momento in cui chiediamo ai genitori più spazio in cui muoversi in autonomia. La bici aiuta, sicuramente. Ma anche uscire da soli, oppure prendere un autobus o un treno. Nei giorni scorsi un ragazzino di undici anni, nella zona del monte Amiata, ha chiesto e ottenuto di poter tornare a casa da scuola insieme agli amici, prendendo l’autobus da solo per la prima volta. Gli amici, utilizzatori abituali, avevano l’abbonamento, lui il biglietto. Nella concitazione del primo viaggio da solo, probabilmente non ha pensato a timbrarlo. Immaginerete com’è andata a finire: è salito il controllore, ha visto il biglietto non timbrato e gli ha fatto la multa, 60 euro. Tutto a norma di regolamento, chiaramente, e non ho nessuna intenzione di giustificare chi non paga il biglietto. Questo però non mi toglie quel senso di amarezza di fronte alla mortificazione del desiderio di indipendenza di questo ragazzino. Poi nessuno si lamenti se fra tre anni si farà comprare un motorino.
|