E’ notte, un’auto investe e uccide un ragazzo in bici.
L’autista fugge, e con l’aiuto della fidanzata e del fratello pulisce e nasconde l’auto.
Leggendo queste due righe una persona normale non può che provare orrore e disgusto, come per quello che è successo una settimana fa in via Canova. Orrore per ciò che è accaduto e disgusto per le persone che hanno perduto ogni umanità e rispetto per il prossimo. Fa differenza conoscere la nazionalità (o l’etnia) di vittime e colpevoli?
Il ragazzo investito era un diciottenne africano, l’investitore un giovane calabrese, l’auto senza assicurazione: sapere che la vittima era un richiedente asilo rende il
fatto meno grave?