domenica 18 maggio 2025

Da pochi giorni, a Firenze sono comparsi i primi sensori contabici, installati dal Comune per monitorare il passaggio delle biciclette lungo alcune piste ciclabili strategiche. Una novità importante, che segna un passo avanti nella promozione della mobilità sostenibile e nella raccolta di dati utili per migliorare la rete ciclabile urbana.

Sensore Contabici, Viale Redi

Un’azione attesa da tempo

Disporre di dati precisi sugli spostamenti in bicicletta permette di pianificare meglio, investire con maggiore efficacia e dare finalmente visibilità a una forma di mobilità spesso silenziosa e invisibile, che occupa poco spazio e non incide sul rumore urbano, diversamente da auto e motorini, la cui presenza è invece fin troppo evidente e ingombrante.

In passato i nostri attivisti hanno direttamente svolto alcuni “contabici”: potete trovare qui e qui alcune delle nostre misurazioni. Da alcuni anni tuttavia la tecnologia consente di rendere il conteggio automatico e sistematico e per questo come FIAB Firenze Ciclabile chiediamo da anni l’installazione di questi sensori: i numeri contano, soprattutto quando si parla di mobilità.

Che cosa sono i sensori contabici?

Si tratta di dispositivi installati lungo alcune piste ciclabili, in grado di rilevare in tempo reale il passaggio delle biciclette, in parte analoghi agli stessi dispositivi già utilizzati dal Comune per monitorare gli accessi nelle Zone a Traffico Limitato (ZTL), come lo Scudo Verde e il Centro Storico, leggermente modificati per adattarli alla mobilità attiva, che impiegano la tecnologia LIDAR, che consente di distinguere tra pedoni, biciclette e monopattini.

A differenza di alcuni modelli del passato, non sono posizionati a livello del suolo, ma montati a qualche metro d’altezza su pali dedicati. Questo consente loro di operare senza interferire con il passaggio, garantendo comunque un rilevamento efficace.

In alcuni casi, è presente anche un “Totem”, uno schermo che mostra in tempo reale il numero di passaggi giornalieri o annuali: un modo per dare visibilità al traffico ciclabile e rendere i cittadini più consapevoli.

Esempio di Totem e sensore contabici già presenti nella città di Vicenza

Perché contare le biciclette?

Contare chi si sposta in bici è molto più di una semplice curiosità. I dati raccolti servono a:

  • Monitorare l’uso delle infrastrutture ciclabili: sapere dove e quando si pedala di più aiuta a migliorare la rete e a individuare i percorsi più utilizzati.

  • Pianificare meglio gli investimenti: più dati significano scelte più mirate su dove potenziare piste, rastrelliere, segnaletica e sicurezza stradale.

  • Valutare l’efficacia delle politiche di mobilità sostenibile: i numeri raccontano i risultati delle azioni del Comune e forniscono riscontri oggettivi sull’uso crescente della bicicletta.

  • Promuovere l’uso della bici: vedere ogni giorno crescere quei numeri sul display può essere uno stimolo in più per chi già pedala, e una spinta per chi ancora non lo fa.


Sensore contabici e sensore conta auto sullo stesso varco di accesso alla ZTL, Via Cavour

I sensori non sono ancora attivi

Diversamente dai dispositivi già operativi per il monitoraggio dei veicoli a motore nelle ZTL, i sensori per le biciclette non sono ancora stati accesi malgrado il numero consistente di sensori già installati. Auspichiamo che i sensori già in posizione siano attivati al più presto, a prescindere dalla temporanea impossibilità di installarne alcuni data l’interferenza con i numerosi cantieri del tram presenti in città, acquisendo da subito informazioni preziose proprio in primavera, quando l’uso della bici cresce naturalmente.

Sulla sinistra un sensore  posizionato ad un varco della ZTL, sulla destra il sensore contabici su viale dei mille non ancora attivo

Scegliere bene dove contare è fondamentale

Se è vero che i dati sono essenziali, lo è altrettanto scegliere con attenzione dove raccoglierli, tenendo conto non solo dell’uso attuale delle infrastrutture, ma anche delle prospettive future.

Alcuni assi strategici, come la Superciclabile Firenze-Prato, sono destinati a un forte incremento del traffico ciclabile e meritano fin da subito un monitoraggio costante: per questo ad esempio abbiamo proposto all’amministrazione l’installazione di un sensore al termine di via Perfetti Ricasoli, in luogo di uno dei due sensori previsti su via Circondaria e piazza Tanucci.

Lo stesso vale per nodi urbani rilevanti, come Ponte al Pino, dove è prevista una pista ciclabile di grande importanza all’interno del Piano Operativo Comunale. Installare sensori in questi punti chiave permetterebbe di raccogliere dati già nella fase iniziale, utili per valutare l’impatto delle infrastrutture e migliorare la pianificazione futura.

Posizione dei sensori già installati, trovati dai nostri attivisti


Un passo avanti per una città a misura di pedale

L’installazione dei sensori rappresenta solo l’inizio. Riteniamo che, una volta attivati, i dati dei sensori debbano essere pubblici, anche per consentire ad associazioni come la nostra di continuare ad elaborare proposte che da anni promuovono una mobilità urbana più sicura e sostenibile.

Come FIAB Firenze Ciclabile, continueremo a vigilare, proporre e collaborare con le istituzioni affinché questi strumenti diventino parte di un disegno più ampio: una città dove la bicicletta non sia un’alternativa solo per pochi coraggiosi, ma una delle scelte principali che le persone decidono di usare per muoversi



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