domenica 8 febbraio 2009

Salvatore Calleri dedica spesso su "Il Firenze" la sua rubrica sulla legalità al traffico e ai ciclisti. Finalmente qualcuno che piglia le nostre difese, diranno i miei piccoli lettori! E invece no, purtroppo, eccone un altro che applica il notissimo motto popolare del nostro titolo: Bambino sbrana Pitbull!.

L'aneddoto riportato nel suo articolo (vedi ritaglio, anche in calce) è significativo: un incidentello in cui sono coinvolti un pedone che attraversa imprudentemente la strada, un automobilista (lui stesso) che frena improvvisamente e un ciclista che gli si appoggia al paraurti posteriore. Con chi se la prende Calleri? Con il ciclista.

Sorge il sospetto che il benemerito signore in giro in bici in città non ci vada mai, altrimenti noterebbe altre cose che, per lui come per tanti, dall'interno della scatoletta di latta, sono invisibili.

Ebbene sì, il ciclista che lo ha tamponato ha grandi meriti, come altre migliaia di fiorentini in bici: non inquina, non intasa la città, non fa rumore, occupa pochissimo spazio, non ammazza nessuno (al massimo fa qualche graffio) - e rischia quotidianamente l'osso del collo grazie a pirati della strada a bordo di auto e motorini che imperversano e massacrano nell'illegalità più sfacciata, con la pretesa di averne anche diritto. Ma il signor Calleri non li vede?Bambino sbrana pitbull

I dubbi poi si rafforzano alla strampalata affermazione su "piste ciclabili inutilizzate". Il buon Salvatore provi ad uscire di casa in bici verso le 8-8,30 e vedrà che le poche ciclabili esistenti sono trafficatissime di gente che va al lavoro. A meno che non siano di quelle (ce ne sono) che non vanno da nessuna parte o si interrompono ogni pochi metri. E il povero, benemerito ciclista infatti poi si arrangia, al pari dei pedoni (pure loro indisciplinati per necessità e vittime) o invece di motorini-missile e gipponi assassini causa di 6000 morti l'anno e infinite disgrazie, danni, costi etc.

Il mondo alla rovescia quello che ci presenta Calleri sfruttando lo spazio dedicato alla legalità su "il Firenze". E non è la prima volta ... (vedi qui) - errare humanum est, sed perserverare ...

(clicca sul ritaglio per ingradirlo e leggerlo)


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