venerdì 27 maggio 2005

La messa in opera del nuovo tratto di pista ciclabile davanti alla chiesa dell'Isolotto, avvenuta dopo le segnalazioni fatte anche dai nostri soci, è un segno tangibile della buona volontà dell'amministrazione nel riparare ad un errore di progettazione. Il fatto che questo felice esito sia avvenuto nel quartiere 4 non crediamo sia dovuto al caso, ma anche alla vicinanza dell'amministrazione del quartiere stesso alle esigenze dei suoi abitanti. Non possiamo che esprimere tutta la nostra soddisfazione per la conclusione di questo episodio.

Restano sul tavolo, salvo altri auspicabili ripensamenti, i problemi legati alla modifica della viabilità della zona dell'Isolotto, legata all'istituzione della ZCS, che ha comportato la creazione di numerosi "sensi unici". Quello della piazza dell'Isolotto è stato risolto. Rimane ancora presente il problema del nuovo senso unico del viale dei Platani (tratto via Viani-lungarno dei Pioppi) che impedisce di raggiungere la pista ciclabile del viale dei Pini dall'area pedo-ciclabile del lungarno dei Pioppi. Rimangono ancora presenti gli altri casi (via degli Abeti, via dei Frassini e così via) in cui la modifica della viabilità impedisce ai ciclisti di muoversi con sicurezza all'interno del quartiere e non consente di utilizzare percorsi alternativi rispetto alle vie a più alto traffico.

In effetti ci rimane oscura la motivazione degli interventi in oggetto, dal momento che non sembra che il numero dei posti auto sia aumentato...

Ricordiamo che la zona dell'Isolotto è stata costruita circa 50 anni fa, in un periodo in cui la motorizzazione di massa doveva ancora cominciare. Ma la struttura del quartiere è comunque moderna, con strade strette e tortuose che impediscono grandi velocità ai mezzi a motore, migliorando la vivibilità. Considerando che la mobilità all'interno del quartiere avviene spesso a piedi o in bicicletta, è evidente che le recenti novità non possono che peggiorare la qualità della vita degli abitanti del quartiere, in buona parte anziani.

Non è accettabile che l'amministrazione, mentre da una parte cerca di arginare il "problema inquinamento", dall'altra, in concreto, renda complicato e più pericoloso l'utilizzo della bicicletta, disincincentivando i cittadini ad utilizzare l'unico mezzo di trasporto davvero ad emissioni zero.

L'associazione Firenzeinbici Onlus, prendendo atto della buona volontà dell'amministrazione, chiede che la viabilità di quartiere sia ridefinita tenendo conto delle esigenze sopra espresse.


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