martedì 22 marzo 2005
La Repubblica dedica oggi un articolo alla questione delle rastrelliere prendendo spunto dalle osservazioni che i ciclisti hanno inserito nel forum on-line predisposo dalla commissione consiliare "Ambiente e Mobilità".
«Le rastrelliere attuali sono infatti organizzate per legare la bici alla ruota anteriore: in questo modo è più alto il rischio di furto» scrive la commissione nella relazione finale. La soluzione è utilizzare, come succede in altre paesi europei, rastrelliere con strutture in metallo ad altezza canna della bici, per poterle legare saldamente. Contestata anche l'abitudine di rimuovere le bici non lasciate sulle rastrelliere «perché i posti a disposizione sono sempre insufficienti».
L'articolo di Marzio Fatucchi dà anche spazio ad altri argomenti, rilevando le critiche alla manutenzione delle piste ciclabili o a scelte dell'amministrazione come quella di non prevedere un percorso ciclabile durante i lavori della Fortezza (ed anche a lavori conclusi).
Intervistato il presidente della commissione, Gregorio Malavolti, che ha promosso l'iniziativa assieme a Luca Pettini (PdCi), Rosa Maria Di Giorgi (Margherita), Marco Fusi (Ds), Monica Sgherri (Prc) e Gianni Varrasi (Verdi). malavolti dice: «È stata una iniziativa positiva con molti aspetti propositivi. Non è certo un sondaggio e non sostituirà il rapporto con le associazioni: il 31 marzo sarà presentato, alla presenza dell'?assessore all'ambiente Claudio Del Lungo, il piano quinquennale delle piste ciclabili, ed inviteremo in quella sede aperta tutti coloro che sono intervenuti a dare il loro contributo».