giovedì 23 settembre 2004

Erano presenti una settantina di persone, alla seduta straordinaria aperta della commissione ambiente e trasporti, aperta a cittadini e associazioni, tenutasi ieri sera in Palazzo Vecchio in concomitanza della "Giornata europea della mobilità sostenibile".

Dei 13 membri della commissione erano presenti solo 5: Gregorio Malavolti (presidente), Ornella De Zordo (vicepresidente), Francesco Ricci, Monica Sherri e Luca Pettini. Esattamente i cinque consiglieri della commissione che hanno sottoscritto il nostro patto per la bicicletta. E a proposito dei firmatari... in sala abbiamo visto anche Susanna Agostini e Gianni Varrasi.

La seduta ha avuto inizio verso le 21:45 (ben oltre l'inevitabile &qm;mezz'ora accademica&qm;) con gli interventi degli assessori Claudio Del Lungo e Giuseppe Matulli, preceduti da una breve introduzione di Malavolti.

Del Lungo (assessore all'ambiente) ha affrontato il problema dell'inquinamento, partendo dall'affermazione che l'inquinamento è dovuto ad un complesso di cause, di cui il traffico è solo una. Per combattere l'inquinamento da traffico Del Lungo suggerisce un mix di incentivi e disincentivi per ridurre l'uso del mezzo privato a motore. Ha parlato poco di biciclette, ma ha detto che dovranno essere fatte "rastrelliere scambiatrici" presso i parcheggi scambiatori e piste ciclabili.

Matulli (assessore alla mobilità) ha incentrato gran parte del suo intervento sulla tramvia; ha detto che questa giunta ha l'obiettivo di sostituire il trasporto pubblico al trasporto privato; ed ha affermato anche che questa giunta "DEVE" vedere la realizzazione della tramvia.

È stato poi il turno di Grechi, dell'ARPAT, che ha illustrato la grave situazione dell'inquinamento atmosferico. Il trend dei principali inquinanti è stato in calo fino al 2000/2001, grazie all'introduzione delle marmitte catalitiche e alla riduzione delle sostanze maggiormente inquinanti presenti nei carburanti. Negli ultimi anni questo trend si è arrestato; si osserva anzi una ripresa di determinati inquinanti. L'inquinamento è dovuto al traffico nella misura del 70-80% pèer gli ossidi di azoto, del 95% per il benzene e del 40-50% per il PM10, le polveri fini. Quest'ultimo dato, tuttavia, deve essere valutato alla luce della considerazione che il traffico origina le polviri più fini, che sono anche quelle più dannose. Il prossimo fronte di lotta sarà al PM2.5 e al PM1. Il boom dei motori a gasolio, ormai preferiti dalla maggior parte degli automobilisti, ha un conseguenze pesanti proprio sul PM10: un motore a gasolio emette nove volte la quantità di PM10 rispetto ad un motore a benzina. Per quanto riguarda i mezzi pesanti, è sconcertante apprendere che un autobus di ultima generazione emette 25 volte più PM10 rispetto ad un' auto a benzina (valore che sale a 200 se consideriamo uno dei vecchi bus).

Prende parola la dottoressa Carcenà, dell'ASL, che illustra quali conseguenze ha l'inquinamento sulla salute, su 4 diversi aspetti: (1) inquinamento atmosferico; (2) inquinamento da rumore; (3) incidentalità; (4) sedentarietà. A proposito del PM10, si stima che a Firenze ogni anno muoiano 181 persone per cause ad esso direttamente riconducibili. Anche la leucemia può essere provocata dall'inquinamento atmosferico (che sarebbe la causa di una quantità di leucemie da 3 a 50 ogni 1000).

A questo punto sono iniziati gli interventi del pubblico frammisti a quelli dei consiglieri della commissione (non tutti, solo Pettini, De Zordo e Sgherri hanno preso la parola; Francesco Ricci ha preferito non intervenire per lasciare spazio alle associazioni presenti.

L'intervento del forum di FirenzeInBici.Net ha riscosso l'attenzione dei presenti: spunto iniziale è stata la considerazione che la bicicletta offre una soluzione immediata a tre dei fattori di rischio indicati dall'ASL. Per quanto riguarda l'incidentalità, evidentemente, servono piste ciclabili e percorsi protetti, per ridurre le occasioni di conflitto tra ciclisti ed mezzi a motore. Abbiamo poi illustrato alcune politiche pro-bici (piste ciclabili, rastrelliere), ma soprattutto la necessità di non considerare più la bicicletta come mobilità secondaria, "alternativa" a quella veicolare, e poi la necessità di adeguati finanziamenti (indicando la cifra suggerita dalla commissione europea, pari a 5 euro/abitante/anno).

Molto "vibrante" l'intervento di Eros Cruccolini, che ha affrontato la questione del cambiamento degli stili di vita ed ha lanciato l'idea di un "protocollo di Kyoto fiorentino".

La seduta è andata decisamente per le lunghe, tanto che il tutto è finito verso mezzanotte e mezza. Comprensibili le proteste degli ultimi che sono stati chiamati a parlare, quando il pubblico era ormai dimezzato (però assessori e consiglieri sono rimasti fino alla fine). A noi è andata meglio, il nostro intervento è stato il quinto/sesto fra dopo i 4 "istituzionali".

Soddisfazione generale per l'esito dell'iniziativa: «Durante il dibattito con i cittadini intervenuti sono emersi spunti interessanti - ha sottolineato il presidente della commissione Gregorio Malavolti - la commissione ne terrà conto nel programmare le prossime audizioni. L'incontro di ieri voleva essere solo l'inizio di un percorso di approfondimento e di conoscenza fra i componenti della commissione e i rappresentati delle organizzazioni, associazioni e comitati che in città si occupano della lotta all'inquinamento e della mobilità sostenibile. Ci impegneremo a mantenere i contatti con quanti sono intervenuti ieri sera per informarli delle nostre iniziative e degli argomenti che saranno trattati nelle nostre sedute».

L'assessore all'ambiente Claudio del Lungo, ieri ha dichiarato di essersi convinto una volta i più dell'utilità di un confronto costante con la cittadinanza e i rappresentanti dei vari comitati su temi quali la viabilità sostenibile e la vivibilità dell'aria.

"Ho seguito tutta la lunga discussione di ieri sera con estremo interesse, - ha spiegato Del Lungo- e mi sono reso conto che l'attivazione dei forum è lo spirito giusto con cui affrontare la delicata materia della mobilità sostenibile e il luogo ideale in cui accogliere le istanze della gente". La messa in moto di forum cittadini tematici è poi la seconda fase di sviluppo dell'Agenda 21 ed è proprio all'interno di questi che l'assessore all'ambiente vorrebbe portare la discussione con i comitati e più in generale tutta la cittadinanza.


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