giovedì 9 agosto 2012

di Valerio Parigi

Già all'inizio della campagna su ponte a S. Trinita, ormai degenerata in palese disinformazione e manipolazione, avevamo proposto al Corriere Fiorentino alcune opinioni autorevoli e testimonianze sulla vicenda. Ignorate. E' evidente che viene pubblicato solo quello che coincide con la volontà di alcuni potentati fiorentini, determinati a mantenere lo status quo di traffico selvaggio, inquinamento, pirateria stradale.

Ecco alcuni esempi di testi ricevuti dall'autorevole redazione e gettati nel cestino:


viaggio di studio
La Prof. C. Meyer (Leibniz Universität Hannover) a Firenze con un folto manipolo di studenti e docenti in tema "città storica, presente, passato e futuro" ci scrive:
"Martedì abbiamo preso visione della situazione, l'opera era  quasi completa. Trovo che l'idea di limitare le auto nella loro corsia sia molto avanzata per render possibile alle bici di traversare il ponte in sicurezza. La separazione ha una forma originale ma non è uno scempio di un ponte storico, ed anzi decentemente integrata. Per la funzione del ponte e della sviluppo urbano odierno si tratta di un passo avanti, nella giusta direzione, cioè il rafforzamento della circolazione in bicicletta e l'inversione di tendenza rispetto all'indiretta priorità data al traffico motorizzato individuale.
(avevamo proposto al Corriere Fiorentino una intervista dal vivo il 2 agosto con la Prof. Meyer, purtroppo da non recepita)

scippo
Sabato 4 giugno mentre ero in bici ho subito uno scippo da un figuro in scooter. Lo stesso giorno nel giro di poche ore ho anche assistito a due sorpassi omicidi (un'auto e una moto) a velocità folle oltre la striscia continua e rischio di scontro frontale; una vecchietta è stata sfiorata da un motorino mentre traversava la strada; inoltre scivoli per disabili e le poche piste ciclabili spesso ostruite, ruotoni sui marciapiedi , zone pedonali invase da auto con contrassegni invalidi e giovanotti palestrati ed abbronzati etc. Tutto normale, all'ordine del giorno. E qualcuno grida allo scempio per il cordolo (necessario) di ponte a S. Trinita?
Francesca
 
Carabinieri
Non vedo proprio cosa c'entri il cordolo con l'incidente in cui un'autopattuglia sbatte sul marciapiede. Casomai ne dimostra l'utilità: se avessero virato verso la ciclabile senza cordolo potevano travolgere un ciclisita, è questo che si vuole?
Marzia

incidente
Sono uno dei tanti che su Ponte a Santa Trinita è stato investito sulla pista ciclabile da uno scooter impaziente di stare in coda nella sua carreggiata. L'incidente solo per fortuna non mi scaraventò a terra ed esitò in gravi danni alla bici e nell'assenza dal lavoro per 10 giorni per accertamenti neurologici, che comportarono anche la decurtazione dello stipendio, in quanto l'INAIL non riconobbe l'infortunio in itinere.
GP

bravi
Vado sempre in bici a lavorare da sedici anni, a qualsiasi ora del giorno e della notte, purché non piova.
Nulla da aggiungere al Vostro articolo su Ponte S. Trinita, se non manifestarvi l'approvazione di un modesto cittadino che forse potrà farvi piacere. Davvero orribile è il traffico e la prepotenza degli automobilisti, quelli in macchina e quelli a piedi (ci sono molti anche di questi). Dunque sincero apprezzamento per chi resiste nel paese in cui sembra esserci posto solo per asfalto e petrolio.
Marco

Ne abbiamo ancora molte ...



 



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