domenica 5 ottobre 2003
Ancora una volta, una pista ciclabile fa le spese di un cantiere. Il cantiere è quello per il restauro del piano interrato di palazzo Strozzi. È sufficiente un provvedimento dirigenziale dello "sportello unico suolo pubblico" per far sparire un tratto di pista ciclabile per 8 mesi. Più precisamente dal 1 ottobre 2003 fino al 28 maggio 2004, il tratto di pista di via Tornabuoni, dall'incrocio con via della Vigna Nuova fino a via del Parione è "revocato"; non "chiuso", ma "revocato", quasi che la pista esistesse solo per gentile concessione a noi poveri ciclisti.
Parliamoci chiaro: non è certo il tratto di pista ciclabile più importante della città. Ma è un tratto simbolico, che era già sparito in un recente passato ed era stato restituito ai ciclisti solo dopo mesi e mesi di insistenze e polemiche. Ma quello che disturba è soprattutto il metodo: ogni volta che si deve aprire un cantiere, la prima a farne le spese è sempre la pista ciclabile. Ricordiamo come sia ancora irrisolta la questione della pista ciclabile dei viali, interrotta da un anno e mezzo all'altezza della Fortezza da Basso, senza che sia stato previsto nemmeno l'abbozzo di un percorso alternativo...