mercoledì 3 febbraio 2010

Viva preoccupazione è espressa dall’associazione FIAB FirenzeInBici ONLUS per le gravi condizioni di inquinamento in cui versa l’aria che respirano i fiorentini. “Ogni anno, a febbraio, si rincorrono le notizie allarmanti sugli sforamenti del PM10 – osserva il presidente di FirenzeInBici Stefano Pelli – poi, quando arriva la primavera, tutti si dimenticano del problema fino all’anno successivo. Le centraline ci dicono che ogni 4 giorni ce ne è uno in cui il PM10 è fuori norma, domeniche e sabati inclusi. Il tema della riduzione inquinamento atmosferico dovrebbe essere ai primi posti dell’agenda politica tutti i mesi dell’anno, e non solo a febbraio.”

“Il ricambio dei mezzi a motore con modelli meno inquinanti non può essere la sola strategia nella lotta all’inquinamento – continua il presidente di FirenzeInBici – dal momento che è un processo troppo lento, e sostanzialmente vanificato dall’incremento del numero di mezzi: inquinano meno ma sono di più. E’ necessario invece puntare alla riduzione dell’utilizzo del mezzo privato a motore, dando forte impulso alla mobilità ciclistica ed al mezzo pubblico. Incoraggiare i cittadini a usare la bicicletta farà bene all'aria della città e farà bene alla loro salute, meglio della palestra. Richiamiamo il sindaco e la giunta agli impegni presi in campagna elettorale con la sottoscrizione del “patto per la bicicletta”: chiediamo più piste ciclabili, più rastrelliere e un sistema efficiente di bike sharing; ma chiediamo anche che siano realizzate corsie preferenziali per gli autobus, creati parcheggi scambiatori gratuiti presso i nodi di scambio con il mezzo pubblico, ed avviato in tempi rapidissimi il completamento della rete tramviaria verso Campo di Marte / Rovezzano e Gavinana / Bagno a Ripoli.”

Ma come superare questo momento in cui i giorni di sforamento si rincorrono l’uno dopo l’altro? “Il problema non sarebbe così grave, se non si fosse aspettato tanto per intervenire – risponde il presidente di FirenzeInBici – ma crediamo che non possa essere scartata a priori l’ipotesi di istituire dei blocchi del traffico in una situazione di assoluta emergenza per la salute pubblica.”


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