venerdì 7 marzo 2003

Sono molte le reazioni che ci sono arrivate dopo l'incidente di via Benedetto Marcello. Iniziamo dal Sindaco Leonardo Domenici:

Sono veramente sconvolto da quanto è successo. Ora dobbiamo fare tutto il possibile per tutelare la bambina e cercare di darle la massima serenità, anche in considerazione della particolare e delicata situazione della sua famiglia.

Fin dal primo minuto, anche con l'intervento dell'assessore Cioni, l'amministrazione comunale si è attivata per salvaguardare e assistere la piccola. Ora è necessario continuare su questa strada con il massimo sforzo: perché questa bambina, che ha vissuto un'esperienza così crudele e dolorosa, ha bisogno della massima tranquillità, deve vivere fra persone che le vogliano bene e la proteggano, deve avere un futuro sereno. Faremo tutto quello che in nostro potere per questo.

Un accorato comunicato è stato diffuso subito dopo l'incidente ed è firmato da cinque esponenti del partito dei Verdi: Alessio Papini (consigliere Comunale), Alessandro Margaglio (consigliere Quartiere 1), Roberto Lepri (Consigliere Quartiere 3), Maurizio Baldi (consigliere Quartiere 4) e Fabrizio Biagi (consigliere Quartiere 5):

Sgomento e rabbia per la morte della mamma in bici, e per la figlioletta in pericolo di vita

La città viene cantierizzata senza alcun riguardo per ciclisti e pedoni. Al riguardo esempio eclatante sono i lavori alla Fortezza, con l'ovonda e la ciclopista interrotta per sempre, oppure il nodo del sottopasso di Piazza Vittorio Veneto ed il Ponte alla Vittoria, il tutto nel totale disinteresse per le necessità di pedoni e ciclisti nell'allestimento dei cantieri. Tragicamente dobbiamo sottolineare questo fatto oggi.

Ovviamente la colpa morì fanciulla, e a noi comunque non interessa. Morire così non è ammissibile in una società evoluta. È così difficile, culturalmente impegnativo, ad esempio togliere il parcheggio a lato e realizzare un percorso sicuro per i ciclisti nella Via Toselli, oggetto di lavori per sei mesi ?!?! È necessario attendere che avvenga qualcosa anche lì ?! Intendiamoci: non è questione di indirizzo politico, assolutamente, bensì di sensibilità e competenza tecnica.

Sta di fatto che anche il nuovo sottopasso del viale Belfiore non contempla un percorso ciclabile (sarà un caso ?!). E siamo solo all'inizio della grande cantierizzazione per tramvia, alta velocità. Firenze non è un'autostrada, è una città che pulsa, che vive nella sua quotidianietà, fra una moltitudine di persone che vanno e vengono da ogni dove.

Dobbiamo avere coraggio, finalmente, decidere una grande opera in meno, ed investire in vivibilità: ciclopiste, percorsi pedonali sicuri, e cura della città, a partire dalle buche in strade e marciapiedi. Il Bilancio è alle porte. Da anni se ne parla: è giunta l'ora di svoltare, di andare oltre facili slogan e proclami. Si deve progettare una città a misura di bambino.

A seguito di queste dichiarazioni l'assessore alla mobilità Vincenzo Bugliani ha dato del "qualunquista" ad Alessio Papini (cfr: "La Nazione" del 7/3/2003), che, da parte sua, precisa che lui non criminalizza i cantieri in città, ma il modo in cui sono gestiti:

Per evitare equivoci sulle dichiarazioni in merito all'investimento della mamma con la bambina di ieri, è opportuno puntualizzare che l'intento non era affatto quello di anticipare verdetti giudiziari, su cui non abbiamo mai detto niente, o esprimere accuse nei confronti della giunta, ma solo quello di evidenziare come purtroppo Firenze sia una città troppo pericolosa per biciclette e pedoni.

L'equivoco è sorto sul collegamento diretto tra la presenza di cantieri in città e il terribile incidente accaduto, collegamento impossibile da fare. Il problema è che i cantieri, tutti per opere estremamente necessarie alla città, troppo spesso vengono aperti senza tenere conto degli accorgimenti necessari ai bisogni di biciclette e pedoni, vedi Ponte alla Vittoria, piazza Vittorio Veneto e la Fortezza, così di fatto incrementando la pericolosità per chi sceglie l'uso dei mezzi più ecologici.

A dar man forte a Bugliani arriva Gabriele Toccafondi, consigliere comunale di Azione per Firenze:

Se l'assessore Bugliani ha ragione, perché in questi momenti occorrerebbe silenzio e rispetto per ciò che è accaduto e perché le indagini sono ancora in corso, è anche vero che della situazione del traffico nella zona via Toselli, via Ponte alle Mosse, via delle Porte Nuove occorre discutere per trovare soluzioni concrete.

Spero che nelle commissioni competenti si possa avviare una discussione; l'obiettivo è quello di arrivare in consiglio comunale con una proposta, spero unitaria, che possa aiutare gli assessori competenti e fornire risposte ai residenti della zona.

Da parte loro, Vincenzo Bugliani (mobilità) e Graziano Cioni (Polizia Municipale) hanno indetto ieri una conferenza stampa sull'argomento. Alla fin fine si sono limitati a riportare alcuni dati statistici sugli incidenti di quell'incrocio. Hanno bollato come strumentalizzazioni le critiche alla gestione del traffico che sono state mosse da più parti.


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