mercoledì 17 dicembre 2008

Firenzeinbici ha presentato, in occasione dell'audizione in Comm. consiliare VI (trasporti e ambiente), un pacchetto di soluzioni per la ciclabilità da realizzare negli ultimi mesi di mandato dell’attuale Amministrazione.

Si tratta di richieste che non richiedono grandi interventi o investimenti, ma realizzabili rapidamente, in alcuni casi con valore di sperimentazione o di modello:

  • transito bidirezionale bici in tutte le zone pedonali (le cosiddette ZAC, o direttrici di attraversamento del centro), applicando il pannello "eccetto bici' come da codice sotto al segnale di senso unico presente sempre su un lato
  • corsie preferenziali Ataf: abilitazione delle bici (fra le mille deroghe anche insensate) su alcune direttrici senza alternative - es. via Martelli e via Cerretani
  • bici sul tram: esplicita affermazione che sulla nuova tramvia sarà previsto il carico bici, come in tutt' Europa
  • intersezioni fra ciclabili e carreggiata: deve essere sempre presente l'attraversamento ciclabile (dotato di precedenza secondo il codice) con la segnaletica regolare: quadrotti bianchi a terra e rimozioni cartelli fine pista ove presenti (tanti, finora in gran parte non rimossi neanche nei casi in cui si è stat fatta la manutenzione alla segnaletica orizzontale
  • sosta bici: installazione "sperimentale" di segnaletica per la sosta legittima su alcuni marciapiedi molto ampi (prevista dal codice, ma richiede delibera e cartelli): per es. proprio in piazza de' Ciompi.

C'è poi la nota dolente Comando Polizia Municipale, che si è distinto e continua a distinguersi per una palese ostilità allo sviluppo reale della ciclabilità urbana e agli interventi necessari ad incentivarla. In particolare due punti:

  • indicazione di priorità di intervento, dove chiaramente sosta e traffico selvaggio motorizzato stanno al vertice mentre le rimozioni di bici in sosta vagamente irregolare stanno in fondo
  • trasparenza sui "pareri" della Polizia Municipale  con cui essa, solo nei meandri dell'Amministrazione, impedisce realizzazioni ampiamente legittime (attraversamenti ciclabili di cui sopra etc.)

E' stata poi sottoposta una richiesta di chiarimento: come mai dal “Tavolo sulla Mobilità” (“Pinco”) sia stato soppresso il tavolo verticale denominato “Mobilità Elementare”.

Abbiamo infine proposto che il Comune di Firenze si faccia artefice presso la Regione Toscana di una istanza mirante a favorire l’ intermodalità treno+bici: l’introduzione di un abbonamento annuale o mensile per il trasporto delle bicicletta nei treni regionali, come già praticato dalle regioni Lombardia e Trentino (oltre che dalla Puglia, dove è gratuito). Pur non essendo la materia di competenza comunale ma, appunto, regionale, la possibilità di carico bici in abbonamento sui treni dell' area metropolitana fiorentina favorirebbe le migliaia di pensdolari che ogni giorno raggiungono la città capoluogo regionale.


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