L'Associazione FIAB Firenze Ciclabile esprime
disaccordo e rammarico nel leggere le parole del Sindaco Dario Nardella,
secondo il quale per ridurre il numero di incidenti mortali per i
ciclisti è necessario prevedere l'obbligatorietà del casco, definendola
una battaglia di civiltà.
La causa delle morti è quasi sempre
l'incidente stesso, non la mancanza di un dispositivo di protezione
individuale e la principale fonte di pericolo sulle strade è dovuta
alla velocità dei veicoli a motore, sia per quanto riguarda il cono
visivo
[1], lo spazio di frenata
[2], ma soprattutto l'impatto
[3].
In tal senso FIAB già segnala da tempo la pericolosità delle strade
fiorentine, a partire dal centro storico, dove ogni giorno buona parte
dei veicoli viaggia al di sopra dei limiti consentiti
[4].
FIAB
Firenze Ciclabile sottopone costantemente all'Amministrazione idee su
come migliorare la qualità della vita e la sicurezza sulle strade (in
auto, a piedi o in bici) e progetti di moderazione del traffico di cui
l’attuale confronto col Quartiere 3 sulla sperimentazione di zone 30 è
solo un esempio. Un sindaco ha tanti strumenti per salvare vite sulle
strade: può promuovere la moderazione del traffico e della velocità
[5],
migliorare la segnaletica, lavorare sull'illuminazione ed effettuare
controlli con la polizia municipale ma prima di tutto è indispensabile
focalizzare l’attenzione sul principale problema: la velocità dei
veicoli a motore e la violenza stradale che ne deriva.
Chiediamo
quindi al Sindaco Nardella un indispensabile cambio di paradigma per
dare nuovo impulso alla sicurezza stradale, agendo sulle vere cause di
pericolo invece di individuare i ciclisti come principali responsabili
delle loro morti. Questa è la battaglia di civiltà che vogliamo
combattere insieme.