La quasi totalità dei partecipanti al forum di 
						FirenzeInBici.Net ha valutato negativamente 
						il nuovo intervento sui lungarni. Questo mette i ciclisti contro il 
					Comune? Come FirenzeInBici.Net avremmo potuto tacere le critiche alla 
					nuova pista, spinti dalla considerazione che una pista ciclabile in più è 
					comunque una conquista, per i ciclisti. Non lo abbiamo fatto, pur consapevoli 
					che certe polemiche creano malumori e si prestano a strumentalizzazioni da 
					parte di chi le biciclette non le vuole proprio vedere. D'altronde, ci siamo 
					detti, se i ciclisti valutano negativamente un determinato intervento, chi deve 
					dirlo se non il sito internet che dei ciclisti è uno dei punti di riferimento?
				Fortunatamente la situazione generale non è quella del muro-contro-muro fra 
					ciclisti ed amministrazione. Il Comune di Firenze ha sempre dichiarato di voler 
					dare grande impulso alla mobilità ciclabile. Certo non mancano le 
					contraddizioni: viene fatto un ufficio apposta per ciclisti e pedoni, ma i 
					dirigenti decidono di chiamarlo "Mobilità Alternativa", come dire... qualcosa 
					di "alternativo"... secondario, insomma. Tutti gli ultimi assessori alla 
					mobilità hanno speso belle parole nei confronti dei ciclisti; tuttavia la 
					situazione delle infrastrutture per la mobilità ciclistica va avanti molto a 
					rilento.
				Sappiamo che l'assessore Bugliani è un ciclista "praticante"; sappiamo che 
					ci sono persone, sui banchi del consiglio comunale, così come negli uffici, che 
					desiderano dare maggiore impulso alla bicicletta. Una di queste persone è 
					certamente l'Ing. Marco Gori, responsabile dell'ufficio Mobilità Alternativa, 
					che noi amiamo chiamare "ufficio bici". Agli amici possiamo anche dire quando, 
					a nostro avviso, sbagliano (e si noti, che la pista dei lungarni non è opera di 
					Gori, ma del responsabile mobilità del Quartiere Uno). Anzi, è nostro dovere 
					dirlo. Non per amor di polemica, ma perché in futuro si corregga il tiro.
				
				Uno dei punti fondamentali che dobbiamo sostenere è che la totalità della 
					progettazione per la bicicletta deve passare per l'ufficio mobilità 
					alternativa. I ciclisti del forum, in realtà, avevano chiesto di più. Nella 
					"scheda bicicletta", preparata per il Forum per Firenze, si legge che il parere 
					dell'ufficio bici dovrebbe essere "vincolante per progetti riguardanti la 
					viabilità, in modo tale da garantire sempre un’adeguata sistemazione del 
					traffico pedonale e ciclabile".
				Un altro punto importante è quello della partecipazione dei cittadini e dei 
					ciclisti nella definizione di un piano di interventi e sul dettaglio di questi 
					interventi. Su questo aspetto il Comune si è dichiarato più volte disponibile; 
					per cui crediamo che a breve sarà definito un incontro fra il comune ed il 
					forum di FirenzeInBici, rappresentato da alcuni sui partecipanti. La strada 
					della progettazione partecipata è tutta da inventare; devono essere definiti 
					ruoli e modalità. Il comune ha già fatto un passo avanti in tal senso, aderendo 
					al progetto BYPAD, che 
					prevede un momento di verifica da parte di cittadini/ciclisti delle politiche 
					del comune.
				Concludendo, ci auguriamo che questa vicenda sia istruttiva per tutti. Il Comune 
					si deve rendere conto che è controproducente fare le cose "tanto per farle" 
					("piste ciclabili ad ogni costo", ha detto la consigliera Giocoli, di Forza 
					Italia); anche quando ci sono pochi soldi, è bene spenderli in interventi ben 
					fatti: meglio mezzo chilometro di "buona pista ciclabile" che due chilometri di 
					riga sul marcipiede... Dall'altro lato ciclisti e cittadini devono essere 
					propositivi, raccogliendo gli inviti del Comune a partecipare alla definizione 
					dei programmi futuri.
				Giovanni Lopes Pegna
							(FirenzeInBici.Net)