venerdì 28 agosto 2020
Come anticipato nelle scorse settimane, in questi giorni vediamo realizzarsi ad opera del Comune numerose corsie ciclabili per la città (in foto quella di via Torre degli Agli), con le conseguenti polemiche tenute perlopiù, temiamo, da chi la bici non la usa proprio.
Innanzitutto occorre precisare che si tratta di corsie ciclabili e non di piste ciclabili, un'innovazione per il Codice della Strada italiano, e avente uso promiscuo quindi non esclusivo.
L'associazione ha premuto fortemente anche a livello nazionale per queste realizzazioni che:
- possono essere eseguite rapidamente
- individuano un percorso ciclabile quando l'ampiezza della strada non consenta di realizzare una pista ciclabile (da normativa, per una pista monodirezionale protetta servono minimo 2,0 mt)
- ribadiscono a tutti gli altri utenti della strada la presenza dei ciclisti in strade che erano già prima ugualmente percorse dai ciclisti, specie negli incroci, dove maggiore è il pericolo.
Cadono un po' nel vuoto dunque le polemiche sulla pericolosità in quanto le corsie ciclabili nulla tolgono a chi già pedalava in quelle strade; nulla tolgono neanche agli automobilisti, salvo ricordargli che la strada è di tutti.
In questo periodo di emergenza e diffidenza per i trasporti pubblici, è positivo che se ne realizzino il più possibile, anche per agevolare il raggiungimento delle scuole dato l'imminente inizio dell'anno scolastico.
D'altra parte la corsia ciclabile, per quanto utile e di rapida realizzazione, non può essere sempre la soluzione ideale: esistono casi in cui la conformazione della strada necessita di altri interventi di moderazione del traffico e ridistribuzione dello spazio in carreggiata. FIAB Firenze Ciclabile auspica quindi che molti di questi percorsi possano sul medio termine diventare vere e proprie piste ciclabili per garantire dove necessario le condizioni di maggior sicurezza possibile.h