sabato 5 novembre 2005
Grande successo per il presidio alla Fortezza da basso dell'associazione FirenzeInBici ONLUS: la partecipazione è andata al di là delle aspettative (circa cento ciclisti) ed è perfettamente riuscita l'inaugurazione della pista dei sogni.
“Il collegamento ciclabile della Fortezza lo rivogliamo ora e subito,
vogliamo il fattibile adesso e non mega-progetti costosi fra un anno,
per questo inauguriamo oggi la pista “dei sogni” e realizziamo una
pista ciclabile temporanea, dando dimostrazione pratica del tracciato
possibile, collegando con striscioni distesi sull’asfalto l’isola
pedonale di Viale Strozzi (ex ovonda) con il parcheggio lungo il
Mugnone”. Firenzeinbici, l’associazione che raggruppa decine di
ciclisti, ha così protestato contro la mancata riapertura della pista
ciclabile della Fortezza, ormai chiusa da tre anni. Con la loro azione,
i ciclisti hanno dimostrato che sarebbe stato possibile ripristinare il
collegamento in maniera semplice. Al contrario, il Comune ha proposto
un progetto molto costoso, e che sarà realizzato quando saranno ormai
finiti i lavori del parcheggio della Fortezza, per i quali era stata
chiusa la pista ciclabile nel 2002.
“In questi anni - ha affermato Firenzeinbici - il Comune non si è
preoccupato di creare un percorso alternativo, che è facilmente
realizzabile sul lato di Viale Strozzi, lungo il Mugnone: un
percorso fattibile con pochi soldi, con vernice e cartelli,
che poteva essere realizzato fin dall'inizio dei lavori alla Fortezza
insieme ai lavori di sistemazione dopo "l’ovonda", con il tracciato da
noi proposto. La giunta – ha aggiunto Firenzeinbici - ha
rinviato continuamente i lavori con lo scopo di ripristinare il vecchio
tracciato sul lato interno vicino alle mura della Fortezza e adesso
vuole avviare un "grande" progetto costoso e con tempi lunghi di
realizzazione”.
“Abbiamo valutato positivamente il Piano delle Piste Ciclabili
dell'Assessore all'Ambiente Del Lungo – spiega Firenzeinbici -
collaborando al piano stesso, con osservazioni, proposte che sono state
in parte recepite dall’Assessore. Ma il Piano è credibile solo se si
affrontano subito le maggiori criticità. Abbiamo chiesto - continua
Firenzeinbici - misure di facile realizzazione e di costo assai
modesto, che hanno il valore di cartina di tornasole di un cambiamento
di rotta da parte del Governo di questa città, che in un anno e mezzo
non ha realizzato neanche un metro di piste ciclabili urbane in più.
Anzi ci sono stati vari casi vergognosi di soppressioni di tratti (es.
Viale Europa e via del Sansovino) e "deprotezioni" per favorire la
sosta selvaggia (via Tornabuoni)”.
Le misure urgenti richieste da Firenzeinbici riguardano il ripristino
immediato del collegamento ciclabile alla Fortezza, la revisione delle
intersezioni ciclabili/carreggiate per garantire continuità e sicurezza
alle piste, più manutenzione, deviazioni segnalate invece delle
"interruzioni facili" in presenza di cantieri sulle ciclabili.
Firenzeinbici ha proposto un'altra serie di misure, sempre a basso
costo ma di grande effetto per migliorare la ciclo-mobilità cittadina:
dall’installazione di nuove rastrelliere al parcheggio delle bici nei
cortili, dalle deroghe ai sensi unici in una serie di strade al
rilancio dell'Ufficio Mobilità Elementare come riferimento per tutti i
temi della ciclo-mobilità. “Di tutto questo non è stato ad oggi
realizzato nulla ed è in dubbio la credibilità del piano quinquennale
davanti ai cittadini e ai ciclisti. Chiediamo - conclude
Firenzeinbici - l'adozione di un pacchetto di misure urgenti in
parallelo alla realizzazione del piano quinquennale, altrimenti
continueremo con le proteste”.
Hanno aderito alla protesta Editrice Aam Terranuova, Italia Nostra, Legambiente
Firenze, UnAltraCittà/UnAltroMondo e WWF Firenze