lunedì 15 giugno 2009

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Emilia-Romagna sempre più sulle due ruote 

Emiliano-Romagnoli sempre più sulle due ruote. E' stato firmato infatti oggi in Regione un 'patto' per sviluppare la mobilità ciclopedonale. Rafforzamento dell'intermodalità bici-treno, incentivazione nell'uso della bicicletta, itinerari ciclabili nei parchi e miglioramento del servizio di noleggio alcuni degli obiettivi principali, per un costo complessivo che si aggira intorno ai 20 milioni di euro, di cui oltre 4,5 finanziati dalla Regione Emilia-Romagna.

Il Protocollo d'intesa è stato sottoscritto dalla Regione con quattro tra le più significative associazioni regionali che si occupano di mobilità ciclopedonale: Fiab onlus, Legambiente, Uisp e Wwf. L'accordo è stato siglato questa mattina dall'assessore regionale ai Trasporti, Alfredo Peri e da Luigi Rambelli per Legambiente, da Angelo Michelucci per il WWF, da Vincenzo Manco per Uisp e da Germano Boccaletti per Fiab. 

"L'obiettivo del Protocollo è diffondere l'utilizzo della bicicletta, mezzo di trasporto fondamentale per la mobilità sostenibile - ha detto l'assessore Peri - Questo accordo è un importante punto di partenza, ma la Regione continuerà il suo impegno. Nei prossimi mesi - ha annunciato l'assessore - abbiamo intenzione di attivare un servizio di bike sharing in ogni stazione per realizzare un sistema regionale della ciclabilità connessa con la ferrovia. Il noleggio della bici sarà inserito nella bigliettazione integrata, cioè con un unico biglietto o abbonamento sarà possibile prendere il treno, il bus e la bici in affitto". La Regione investirà due milioni di euro ulteriori per questo sistema regionale della ciclabilità connessa con la ferrovia, e sosterrà le amministrazioni locali nell'acquisto delle due ruote, nella realizzazione delle postazioni e nella gestione informatica.


Il Protocollo: una sintesi
E' prevista la realizzazione, in accordo con gli enti locali a cui sono stati assegnati i finanziamenti, di 20 interventi per la mobilità ciclopedonale definiti negli Accordi di Programma per il triennio 2008-2010. Costo complessivo 20 milioni di euro, di cui oltre 4,5 milioni rappresentano il contributo della Regione. Il Protocollo ribadisce inoltre l'impegno per la Regione a destinare un finanziamento specifico complessivo di 500.000 euro. Verranno attrezzare due carrozze di Fer (una per treni elettrici e una per treni diesel) per permettere di caricare le bici a bordo in occasione di eventi organizzati dalle associazioni di settore o da altri soggetti, pubblici o privati. In un'ottica di promozione dell'intermodalità treno-bicicletta, l'impegno è di qualificare la segnaletica di orientamento all'interno delle stazioni ferroviarie per favorirne l'accesso e la movimentazione (finanziamento regionale di 45.000 euro), e migliorare la rete regionale del servizio di noleggio incrementando progressivamente le iniziative di "bike sharing" nel più ampio sistema regionale di tariffazione integrata "Mi Muovo". Sono previsti interventi per migliorare l'offerta di sosta e il servizio noleggio biciclette in prossimità delle stazioni ferroviarie, avviando accordi e progetti integrati con Rfi Spa e Trenitalia, insieme ai Comuni interessati. per ampliare la rete dei percorsi partecipati in ambito casa-scuola e casa- lavoro, con il sostegno delle associazioni; altri 500.000 euro - attraverso la programmazione del Servizio Parchi e Risorse Forestali - andranno all'implementazione della rete dei sentieri della regione. 

La mobilità ciclopedonale in Emilia-Romagna, il quadro di riferimento: programmazione, investimenti, azioni, monitoraggio
L'Emilia-Romagna, storicamente e geograficamente, è uno dei territori più "votati" all'utilizzo della bicicletta. Per questo la Regione ha sviluppato negli anni il tema della mobilità e dello sviluppo della rete ciclopedonale, con atti specifici e investimenti. A livello di programmazione e pianificazione, il Prit '98 indirizza gli enti locali, le Province e i Comuni a definire reti ciclabili integrate con l'assetto delle reti viarie di collegamento tra centri e nuclei abitati, mettendo in primo piano la sicurezza e la continuità dei collegamenti. Dall'Atto di indirizzo triennale 2007-2010 per la programmazione e amministrazione del trasporto pubblico regionale arriva l'indicazione a pianificare e realizzare reti ciclopedonali estese, continue e capillari, a migliorare l'accessibilità alle stazioni e incentivare l'intermodalità treno-bicicletta. Misure e azioni nel campo della mobilità ciclopedonale sono indicate anche dalle Linee guida per la mobilità sostenibile (delibera della giunta regionale 1580/08).


Investimenti nel periodo 2001-2006
Circa 30 milioni di euro attivati (di cui 20 milioni di contributi regionali e statali) per infrastrutture ciclabili o interventi analoghi, per interventi in ambito prevalentemente urbano o in affiancamento alla rete viaria extraurbana. A questi si sono aggiunti, sempre nello stesso periodo, circa 21 milioni di euro di investimenti (a fronte di un contributo regionale di 8 milioni) per infrastrutture ciclabili o interventi analoghi attraverso gli Accordi di programma sottoscritti con i Comuni capoluoghi e Province.

Intermodalità treno-bici, noleggio biciclette e bike sharing 
Stazioni più belle, pulite e attrezzate, anche attraverso la definizione della segnaletica di orientamento per favorire l'accesso, la movimentazione e promuovere l'integrazione modale treno-bicicletta. Per quanto riguarda l'uso delle due ruote condivise, nel 2005 si è partiti dal servizio regionale di noleggio biciclette (bike sharing, "C'entro in bici" e altro) per creare un sistema tra i servizi di noleggio bici già presenti sul territorio nelle città di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Imola, Faenza, Ravenna, Ferrara, Forlì, Cesena e Rimini. L'obiettivo è di trasformarlo e coordinarlo progressivamente nel più ampio sistema regionale di tariffazione integrata "Mi Muovo".

Azioni di promozione della cultura ciclopedonale, promozione di comportamenti individuali sostenibili 
Finanziamenti di manifestazioni e iniziative promosse dagli enti locali e dalle associazioni di settore, e di progetti mirati nelle scuole (Bologna, Modena e Reggio Emilia): in questo modo sono stati incentivati percorsi partecipati di orientamento dei comportamenti individuali verso la mobilità ciclopedonale in ambito casa - scuola con l'approfondimento sui temi ambientali e di cittadinanza consapevole.

Monitoraggio e dati 
Dal monitoraggio svolto su una serie di città campione (e precisamente i capoluoghi di provincia e i Comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti) nel 2008, l'estensione della rete regionale di infrastrutture ciclabili si attesta sui 1.149,86 km disponibili, calcolati per ogni senso di marcia, con un incremento rispetto al 2007 di circa il 16%. Il dato complessivo sull'estensione dell'intera rete regionale (e quindi non solo le città campione) è stimato invece in circa 4.500 km, risultato emerso da uno studio condotto nel 2008 e che sarà oggetto di un prossimo approfondimento.




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