Siamo ancora in agosto e qualcuno ha già vaticinato la
demonizzazione del traffico su gomma da settembre. Il demonio, da quello che riesco ad interpretare, è la cosiddetta e temuta “tolleranza zero” sulla sosta cittadina che, in pratica, si traduce in auto in doppia fila o che occupano i posti che non gli spettano: residenti, disabili, fermate dei bus, ricarica elettrica.
Quella che oltre confine sarebbe considerata una banale operazione di civiltà, da noi pare essere una sorta di violazione dei diritti umani, come se la sosta, ovunque e comunque, fosse un diritto inalienabile dell’uomo.
Proviamo a guardare le cose per quello che sono?