Nei giorni scorsi si è tenuta a Danzica “Velocity”, la conferenza internazionale sul ciclismo urbano, il cicloturismo e la bicicletta. Nell’ambito della manifestazione è stato presentato un rapporto dal titolo
“Cyclist loves trains”, che fa il punto della situazione sul trasporto della bicicletta sui treni a lunga percorrenza di tutta Europa e non solo. Sono stati presi in esame tutti gli operatori ferroviari, pubblici e privati, e i risultati sono stati interessanti, e forse un po’ scontati.
Sono state valutati vari parametri, come il numero di posti bici (montate) sui vari tipi di treno, la facilità di prenotazione, il costo, il supporto linguistico e così via
In base ai vari parametri, solo tre compagnie ferroviarie (su 67 totali) hanno raggiunto il livello di eccellenza (superiore agli 80 punti percentuali): le ferrovie belghe, quelle svizzere e quelle ungheresi. Hanno raggiunto il “buono”, tra le altre, la compagnia tedesca, le due austriache, quella francese e olandese. E le italiane? Trenitalia ha un giudizio moderato (45 punti), mentre Italo ha un giudizio molto scarso (0 punti) perché, come sappiamo, non è permesso il trasporto di bici montate sui suoi treni ad alta velocità. Trenitalia riesce ad avere un punteggio migliore grazie al trasporto bici sugli intercity, ma il voto resta basso a causa dei pochi posti disponibili e dell’impossibilità di portare le bici sui treni ad alta velocità e su quelli notturni.
Spero che questo rapporto sia letto dagli amministratori ferroviari e da quelli dei vari ministeri per provare a raddrizzare la situazione. Il nostro Paese è uno dei più ambiti dai turisti e cicloturisti, ed offrire un servizio ferroviario dedicato sarebbe utile a chi vuol pedalare sulle nostre strade.