In questi giorni un’importante piazza fiorentina (e anche parte del complesso di Santa Maria Novella) sarà occupata, o forse è meglio dire affitttata, per un evento privato di una grande azienda della moda.
Proprio così: i residenti di piazza Santo Spirito, pare nemmeno tutti, pochi giorni pria dell’evento hanno ricevuto una lettera “confidenziale” dagli organizzatori in cui li si avverte dell’avvenimento, delle restrizioni all’accesso, alla sosta e così via. Pare che gli esercizi commerciali riceveranno un rimborso equivalente a due giornate di lavoro.
L’amministrazione, così attenta a raccontarci quello che fa, deve aver dimenticato di far sapere alla cittadinanza quello che sarebbe accaduto, e va avanti con soddisfazione, visto che pare riceverà mezzo milione di euro in cambio di questa sorta di affitto, con qualcuno che, a polemica ormai innescata, ha parlato pure di ritorno di immagine per la piazza e la città.
Io sono senz’altro un provincialotto, ma mi chiedo se e come un marchio commerciale, per quanto blasonato, possa oscurare la nostra città e le sue bellezze. L’impressione, limitata e parziale, è che sia proprio l’opposto: Firenze è un eccellente fondale per promuovere i propri prodotti. Basta ragionarci un attimo: avendo uno stabilimento a Scandicci, perché non hanno pensato di organizzare il proprio evento a Casellina?  
Torno indietro di qualche anno e ripenso ad un altro evento che doveva valorizzare la città: le riprese del film che doveva  hanno occupato la città per giorni e giorni, concludendo il tutto pure con la consegna delle chiavi della città al regista: qualcuno ricorda il titolo del film e, soprattutto, l’ha mai visto?