La bici nel paese delle meraviglie
lunedì 5 maggio 2025 | di Patrizio Suppa
Un’inchiesta (così è stata definita) pubblicata dalle pagine fiorentine di Repubblica annuncia le magnifiche sorti della ciclabilità cittadina, arrivando a ben 200 km di lunghezza dai 122 attuali. Caspita, mi son detto, abito ad Amsterdam e non me ne sono mai accorto? Proseguendo la lettura ho capito che Amsterdam è lontana (dall’altra parte della luna, direbbe Lucio Dalla): solo un quarto delle piste è in sede propria, mentre mettendo insieme quelle in corsia su marciapiede o carreggiata si arriva alla metà del totale. Alla fine, un terzo delle cosiddette piste è in condivisione con i pedoni, spesso all'insaputa dei pedoni stessi, visto che i pittogrammi pedone-bici sono scomparsi da anni e pare che nessuno abbia la minima intenzione di riverniciarli. Previsto un biciplan comunale entro l'anno, con i dati ricavati dalle bici condivise e dal progetto Pin Bike, anche se personalmente non credo che le due fonti siano comparabili, immaginando che gli utilizzatori dell'uno e dell'altro servizio siano abbastanza differenti. Buone intenzioni, d'accordo, ma le priorità dovrebbero “consigliarle” i ciclisti: a me vengono in mente via Michelacci, viale Nenni, Galluzzo-piazza Gaddi, via Mariti-viale Morgagni e il collegamento in sede propria tra il consolato statunitense e piazza Vittorio Veneto.
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