Pagati per pedalare


E’ passato qualche giorno dalla presentazione del sistema di incentivi per incrementare l’uso della bicicletta, e ho notato un certo interesse: ricevere un contributo extra di (massimo) 30 euro al mese per andare a scuola o al lavoro in bici è appetibile per tutti. In pratica, visto che il progetto dura per un anno, se si riuscisse ad ottenere il massimo della premialità ci si potrebbe ripagare una discreta bicicletta.
L’idea è buona, è già stata sperimentata da anni in altre città e anche direttamente da aziende: chi prova ad usare la bici, il più delle volte continua ad usarla.
Sono andato a leggere il disciplinare d’uso e ho trovato alcuni dettagli interessanti che non compaiono nei comunicati stampa. Per cominciare, questa iniziativa non è per sempre: finirà il 2 giugno 2025, salvo proroghe. Altro dettaglio importante è l’obbligo di essere titolari di un conto corrente su cui saranno accreditati i premi: intestatario del conto e beneficiario degli incentivi devono coincidere, quindi, da quello che capisco, non si potranno far accreditare sul conto dei genitori, mariti, compagne, amici e così via. Inoltre, l’accredito avverrà solo se si raggiungeranno i 30 euro: se in un mese si arrivasse a 25, la quota sarà spostata al mese successivo, ma non mi è chiaro se questi 25 euro si sommeranno ai 30 euro (massimo) del mese o concorreranno al limite mensile. In effetti il sistema è un po’ bizzarro: si possono ottenere al massimo 30 euro al mese, ma se ne guadagni meno, passano al mese successivo. Altro dettaglio importante, sarà prelevata dalla prima erogazione una cauzione di 15 euro per il kit che verrà consegnato ai partecipanti. Trattandosi di una cauzione, sarà restituita con la riconsegna del kit alla fine del progetto.
Considerazione finale: a chi andrà in bici a scuola o al lavoro saranno dati, se ciclisti nuovi o abituali, rispettivamente al massimo 2 o 1,2 euro al giorno. Un litro di benzina costa oggi 1,90 euro: per fare gli 8-9 chilometri medi per andare e tornare dal lavoro, un’auto virtuosa ne consuma mezzo litro, spendendo cioè 95 centesimi. In pratica, passando dall’auto alla bici, in un mese (22 giorni lavorativi) si risparmiano quasi 21 euro.
Ah, dimenticavo: i lettori di queste righe saranno quasi certamente ciclisti abituali come me. Lavorando i soliti 22 giorni al mese e potendo ricevere un incentivo massimo di 1,2 euro al giorno, si arriva a 26,40 euro, e quindi… l’accredito arriverà per forza il mese dopo.
Torna indietro

FIAB Firenze Ciclabile

  • Sede legale: c/o Circolo ARCI Lavoratori Porta al Prato, via delle Porte Nuove 33; 50144 Firenze FI

  • Email: Clicca qui per scriverci

  • Codice fiscale: 94122650487

Iscriviti alla newsletter

Inserisci il tuo indirizzo email:

Privacy

Privacy Policy
Cookie Policy

Visita anche...

FIAB
Rivista BC
Bicitalia
Albergabici

Area riservata

Nome utente

Password