La regola numero uno
lunedì 29 aprile 2024 | di Patrizio Suppa
Nel manuale del candidato alle elezioni, alla pagina 1 c’è scritto “prometti parcheggi”. Non importa girare la pagina e leggere le altre, quello che è essenziale è già scritto nella prima. A volte può servire anche maledire gli autovelox e la tramvia, ma se tiri fuori l’asso dei parcheggi sei già avanti ai concorrenti. Una candidata l’altro giorno ha promesso 10.000 nuovi posti auto, e mi chiedo come abbiamo fatto finora a non vedere dove potevamo farli. Per capirsi, lo spazio dei soli 10.000 stalli di sosta, escludendo quindi gli spazi di manovra, occuperebbero 125.000 metri quadrati, pari a due volte e mezzo il parco di villa Vogel o, se preferite, oltre 18 campi da calcio. Di sicuro i parcheggi servono, ma se proprio vanno fatti, preferirei che non si tirasse in mezzo l’ecologia: se ci sono più posti, dicono, le auto girano meno per cercarne uno libero… Ah, dimenticavo: il titolone parlava di 10.000 posti auto, ma all’interno dell’articolo c’era scritto poi che solo 1.560 saranno quelli gratuiti. Visto che ancora, inspiegabilmente, il parcheggio non è considerato un diritto umano, bisognerà far capire che lo spazio è poco ed è prezioso: qualcuno si lamenta se per mangiare un panino è prima necessario pagarlo?
|