Aria, o quel che ne resta 41
mercoledì 20 settembre 2023 | di Patrizio Suppa
Il Parlamento europeo ha votato la direttiva sull’inquinamento atmosferico. Capisco che l’argomento non susciti molto interesse, ma se si concretizza in 311.000 morti premature in Europa nel 2020 a causa di PM2,5, No2 e ozono, l’attenzione si accende, almeno un pochino. Se poi si arriva a leggere che le morti premature in Italia sono 68.600, e quindi il 22% delle morti premature di tutta la Ue, un governante dovrebbe saltare sulla sedia. Invece no: il governo era contrario alle restrizioni, come molti italici parlamentari europei, per tutelare imprese e lavoratori, come se i lavoratori non si ammalassero. Il succo di quanto votato è questo: limiti sulle emissioni legati a quelli indicati dall’Oms e limite del 2035 per rientrare nei limiti. Il tempo c’è, adesso ci vogliono progetti e finanziamenti.
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