Ma che colpa abbiamo noi 39
lunedì 21 novembre 2022 | di Patrizio Suppa
Non se ne parla più in città, ma altrove è normale: le bici sulle preferenziali. Se gli spazi cittadini sono limitati, non si possono costruire ciclabili ovunque: è necessario condividere la strada tra veicoli e servizi diversi. E’ sacrosanto che le preferenziali ci siano e che servano al servizio pubblico per offrire viaggi regolari e in orario. Nell’arco di una giornata i bus però sono pochi, e mettendo da parte i taxi, credo che permettere l’accesso alle bici in alcune preferenziali “strategiche” come quella di via Arazzieri sia fondamentale. Se ci passano veicoli delle poste, vigilanti privati, nettezza urbana, operatori telefonici, militari e così via, far passare anche i ciclisti non credo sia uno scandalo, no?
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