10-100-1000 telecamere
giovedì 6 ottobre 2022 | di Patrizio Suppa
La soluzione per la vivibilità delle Cascine, dicono, è raddoppiare le telecamere nel parco. E allora, perché non triplicarle? Le telecamere possono servire, è chiaro, ma hanno un difetto: ti mostrano quello che è già successo, non evitano che accada. E’ consolante, forse, ma io non sarei sollevato più di tanto ad essere ripreso da una telecamera e comunque finire in ospedale perché investito sulle strisce. Il problema c’è, ed è serio, ma ormai ho una certa età ed è dalla mia infanzia che so che le Cascine, in una certa fascia oraria, possono diventare un ambiente sconveniente. E allora? Proviamo ad allargare lo sguardo, che dovrebbe essere abbastanza ampio grazie a tutte le telecamere esistenti già oggi. Nel piano di sistemazione del parco, oltre alle telecamere sono previsti anche la nuova passerella pedonale, l’ingresso al parco nei pressi di piazza Vittorio Veneto e un asilo nido in piazzale del Re. Va tutto benissimo, e aiuterà a vivere di più il parco, ma… da fruitore del parco stesso, mi chiedo se si possa fare anche altro, per esempio la gestione del traffico all’interno del parco. In via del Barco ci dovrebbe essere una porta telematica, che, da quello che ho capito, è stata recuperata e ha una tecnologia vecchia, quindi deve essere aggiornata, ma… non so da quanti mesi (o anni) stiamo aspettando la chiusura di quella zona. Vogliamo poi parlare di piazza Vittorio Veneto, passata da “come voluta dal Poggi” a parcheggio dei bus? Ci sono problemi di sicurezza e aggressioni (sarebbe sciocco negarlo) e una vigilanza continua (e discreta) è necessaria, con la consapevolezza che quando l’ambiente diventa “inospitale” per la microcriminalità, questa non scomparirà miracolosamente, ma si sposterà altrove. Sono decisioni difficili da prendere, ma fare affidamento solo sulle telecamere mi pare riduttivo: mi ha colpito un avvenimento accaduto pochissimi giorni fa e che ho trovato descritto tra i comunicati stampa comunali. In piazza Vittorio Veneto è stata rubata una bici montata sul portapacchi di un’auto parcheggiata. Una persona se ne accorge, chiama i vigili urbani e questi ritrovano rapidamente la bici in mano ad una persona, anche se non era il ladro: senso civico del testimone, presenza degli agenti e celerità nell’intervento hanno chiuso il caso, ridando la bici al proprietario. Le telecamere servono, ma sono più utili gli agenti sul terreno.
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