Buttata lì
venerdì 20 maggio 2022 | di Patrizio Suppa
Provo a immaginarmi la scena: il Sindaco e la Giunta intorno a un tavolone e la domanda: cosa sognate per Firenze nel 2050? Da quello che è apparso sui giornali sono emerse molti spunti interessanti, ma solo uno ha avuto i titoli dei giornali: il grattacielo. Si sono scomodati in tanti per lasciare una dichiarazione, tra favorevoli e contrari, compreso il Sindaco stesso che si domanda se Brunelleschi oggi potrebbe fare la sua cupola, per colpa della burocrazia, dei vincoli, dei comitati… In mezzo a questa discussione sul nulla, la prima domanda che mi sono fatto è stata: per farci cosa? Una banca? Un condominio? Un ospedale? Uno studentato? Una biblioteca? Un supermercato? Un museo? Un ristorante? Un aeroporto, a decollo verticale? Forse sono ingenuo, forse sono superficiale o più semplicemente non so come gira il mondo. Prima di sognare il grattacielo, dovrei capire da dove nasce questa necessità e quali problemi risolverebbe. Ho dato un’occhiata alle altre idee emerse in quella riunione, senza che queste abbiano avuto titoli di giornale e discussioni: una sistemazione per tutti i senzatetto, orario di lavoro a sei ore, Arno balneabile, spostamenti principalmente in bici, il collegamento tra i grandi parchi e la centralità dell’Arno, parcheggi sotterranei e senza sosta di superficie. Adesso valutate voi verso quale direzione vanno i vostri sogni. Nei miei il grattacielo non c’è.
|