Uno
studio uscito in questi giorni racconta di come lo scioglimento del permafrost, la crosta ghiacciata dei territori artici, cominci a creare problemi per le città e le infrastrutture presenti in quelle zone, e sia destinato ad aumentare con il passare degli anni e il riscaldamento terrestre.
In pratica, le fondamenta delle costruzioni cedono, le strade sprofondano, gli oleodotti si deformano. E, non dimentichiamolo, nel permafrost è “intrappolata” una grande quantità di metano che con lo scioglimento di libererà nell’atmosfera, aumentando sicuramente il problema, ma con potenzialità distruttive che sono ancora poco valutabili.
Mentre più di qualcuno vuol puntare su gas e nucleare, rendendoli “ecologici” e quindi degni di essere finanziati, il pianeta si riscalda e chiede risposte. Ma non quelle sbagliate.