Violenza stradale 4
giovedì 16 settembre 2021 | di Patrizio Suppa
Non è difficile trovare pessime soluzioni progettuali sulle strade, soprattutto se ci sono le ciclabili. Non so il perché: forse perché non si usa, forse perché è considerato un mezzo per le giratine domenicali o chissà per quale altro misterioso motivo. Saranno una ventina di anni che la benemerita (per l’ubicazione) e malfatta (per la costruzione) ciclabile di via Modigliani-via Massa fa lamentare i ciclisti che la percorrono. Praticamente lungo tutto il percorso è protetta (si fa per dire) da parapedonali, tranne che sull’incrocio con la pista di via Fedi (che porta vicino al parco di villa Vogel). Mettere i parapedonali sulla curva costringerebbe gli automobilisti a rallentare, e non sia mai. Per anni c’è stato un limbo in cui non c’era protezione, ma per terra c’era comunque una riga. Da pochi anni l’incrocio è stato “revisionato”, per cui, per passare a norma di legge, sarebbe necessario arrivare fino al cartello di fine pista, scendere e risalire qualche metro dopo. Chissà cos’è passato per la mente al geniale progettista, e anche a tutta la catena di comando, per creare un passaggio penitenziale del genere. Voleva evitare di farci investire mentre passavamo sulla curva in sella alla bici? E non rischiamo la stessa cosa spingendola a mano nello stesso posto?
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