Il jaywalking alla fiorentina
mercoledì 14 luglio 2021 | di Patrizio Suppa
Man mano che passa il tempo si imparano sempre nuove parole inglesi o americane. Nelle ultime settimane ho imparato “jaywalking”, che in pratica significa camminare dove non è consentito e si rischia di essere multati. Non è una scelta, ma si tratta di una costrizione, dove i marciapiedi non ci sono o gli attraversamenti pedonali sono a distanze esagerate. In certe periferie americane, disegnate per le auto, i marciapiedi sono un lusso e quindi i più si ritrovano a camminare lungo queste enormi strade. La legge prevede multe per chi pratica il “jaywalking”, ma secondo molti attivisti, dati alla mano, è semplicemente un modo per reprimere minoranze e cittadini a basso reddito, visto che sono i più multati e quelli che vivono in questi sobborghi. Dalle nostre parti può succedere in periferia, ma il più delle volte invece succede in centro: marciapiedi stretti o dissestati, pali o tavolini nel mezzo, qualche bici e bauletti sporgenti di motorini costringono a scendere per strada e camminarci in mezzo, con buna pace della sicurezza e del piacere di fare una camminata.
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