Parte civile e parte incivile 2
lunedì 29 marzo 2021 | di Patrizio Suppa
Nei mesi scorsi a Pistoia c'era stata la prima udienza contro quello che i giornali hanno definito un “odiatore di ciclisti”, un personaggio che, dopo un incidente in cui erano stati coinvolti due ciclisti, sui soliti canali social aveva avuto il buon gusto di gioire per l'accaduto, quasi incitando e invitando gli altri automobilisti a continuare. La giustizia ha fatto un ulteriore passo in avanti, e questo signore è stato rinviato a giudizio. Sono contento, mi pare un passo verso il maggior rispetto delle persone, in bici, a piedi e anche in auto, perché mi pare assurdo essere attaccato verbalmente per il solo motivo di usare la bici, come se questa (o il monopattino, il gippone, il frullatore o quello che volete) possa qualificare chi la usa. No, un cialtrone resta sempre un cialtrone, e resta indifferente a quello che usa. L'unica attenuante è che in bici fa meno danni. Oltre che con le parole, sarei però più contento se fossero perseguiti anche gli “odiatori di ciclisti” che mi capita di incrociare per strada, dal vivo.
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