Torcitori di rettilinei
lunedì 30 novembre 2020 | di Patrizio Suppa
Quando ho provato a dire che nel restyling della pista del viale Talenti era stata messa una sciocca curva per imboccare la pista invece che proseguire naturalmente il rettilineo, mi è stato risposto che la proposta iniziale era quella che avevo detto io, «ma è stata modificata su esplicita richiesta del Servizio Mobilità che non avrebbe “autorizzato” per questioni di sicurezza l’attraversamento “dritto”». Ho quindi chiesto su quali dati e congetture si basano queste questioni di sicurezza, ma non ho ancora ricevuto risposta. Pensateci un po’: se andate in auto, strade e incroci sono dritti. Se andate in bici, può capitare che qualche bontempone si diverta a torcere i rettilinei. Non sempre, ringraziando il cielo, ma capita. E quando capita, o prosegui per strada per non perderti in qualche chicane o lanci qualche compiaciuta valutazione dell’operato commentando l’arguzia del progetto. Pensateci ancora un po’: le bici vanno a 15-20 all’ora e i ciclisti devono essere protetti da sé stessi. Le auto vanno a 50-70-90 all’ora e non hanno bisogno di strutture che le facciano rallentare. Buffo vero? Intanto, sul viale Corsica, il nuovissimo tratto che collega la ciclabile con il ponte all’Asse costringe a fare uno zig-zag invece che andare dritti... senza che l’ineffabile progettista abbia pensato che nei pressi di una fermata tramviaria ci sarà sempre un discreto flusso di pedoni… Ma è per la nostra sicurezza, c’è da giurarci.
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