Uno e trino
mercoledì 18 novembre 2020 | di Patrizio Suppa
Cominciamo con un sorriso: ho letto ieri su “Domani” che oggi... ci saranno le elezioni del presidente dell'Aci. A dire il vero, l'articolo era zeppo di informazioni interessanti che sfuggono ai più. Mentre resta indimenticabile la lamentazione sulle multe (potenziali) che qualche automobilista potrebbe prendere andando a 40 km/h in una zona 30, senza quell'articolo non saprei che il presidente dell'Aci è anche presidente di Aci informatica e anche di Sara assicurazioni, azienda di cui è proprietaria... l'Aci. L'articolo è davvero interessante, ma da leggere con cautela per evitare un travaso di bile: un dirigente a Bruxelles (e qualcuno ci spiegherà a che serve un ufficio Aci in Belgio) guadagna più del nostro presidente della Repubblica, poi via via emergono altri dettagli come le 500 mascherine personalizzate pagate 20 euro l'una, o l'auto di servizio del presidente (Maserati, mica noccioline) a oltre 2000 euro al mese di noleggio... Tutto questa magnificenza, dice l'articolo, è pagata in minima parte dai soci (800.000: nessuno che abbia da ridire?) e dal servizio del Pra, che ogni tanto qualcuno prova ad abolire, senza riuscirci: attualmente c'è una proposta di legge in Parlamento, ma chissà se arriverà mai a buon fine... In tanti hanno chiesto le dimissioni del presidente dell'Aci, ma nelle elezioni di oggi ci sarà un solo candidato che è... provate a indovinare. Macché dimissioni del presidente, chiediamo lo scioglimento del club: come ambientalisti, come ciclisti e, soprattutto, come contribuenti.
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