Il motore al tempo del colera
venerdì 28 febbraio 2020 | di Patrizio Suppa
Era solo una settimana fa che leggevo dell’autocandidatura dell’autodromo del Mugello ad ospitare il Gran premio di Shangai di Formula 1 che è stato rimandato per i noti problemi di gestione del corona virus. Nel giro di qualche ora la situazione si è ribaltata, e ci siamo trovati noi con il virus a zonzo e il terrore (un po’ esagerato, diciamocelo) di una terribile pestilenza. Premesso, come sempre, che si tratta comunque di persone e che ogni perdita è una tragedia, i numeri dicono che rispetto all’influenza resta più pericoloso attraversare la strada sulle strisce. Non solo: continuare a spacciare come una grande opportunità una competizione dove auto con motore a scoppio girano per ore facendo meno di 3 km con un litro mi sembra fuori dal tempo. Quelle auto, quei motori e quelle tecnologie sono destinate a scomparire, e se proprio qualcuno non può farne a meno dovrà accontentarsi di veder girare quelle elettriche. Non possiamo continuare a far finta di nulla.
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