Rastrelliere derelitte
mercoledì 26 febbraio 2020 | di Patrizio Suppa
43°48'21.3"N 11°14'32.1"E – via delle Gore
Lo so, il dramma per la nostra città è la carenza delle infrastrutture. No, non voglio parlare di stazioni, aeroporti o autostrade: voglio parlare di rastrelliere. Il primo problema è che non ce ne sono abbastanza. E’ lampante, ma devo anche dire con onestà che non sarà mai possibile avere rastrelliere all’infinito, per lo stesso motivo per cui non è possibile avere strade e parcheggi all’infinito. Detto questo, secondo un’indagine di qualche anno fa, a cui partecipai, delle migliaia di posti teoricamente disponibili, circa il 5% è occupata da rottami: bici abbandonate, cannibalizzate e semidistrutte che occupano spazio utile per chi la bici la usa. Questo problema si risolve velocemente: si chiama l’azienda della nettezza urbana e si liberano i posti. La faccenda si complica quando il rottame è la rastrelliera stessa: secondo la ricerca di prima, erano inutilizzabili il 10% dei posti: in questo caso occorre comprare nuove rastrelliere, togliere le vecchie e montare le nuove. Ho deciso, andando in giro, di notare le rastrelliere derelitte e di rendere pubblica la loro triste esistenza.
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