Spero di non essere il solo, ma a leggere certi
articoli di giornale, sulla carta o sullo schermo, mi viene il voltastomaco.
Domenica c’è stato un gravissimo incidente in Casentino: un’auto è stata investita frontalmente da un’altra che ha invaso l’altra corsia, sembra per evitare di schiantarsi su una fila,visto che probabilmente andava a forte velocità. I due occupanti dell’auto investita sono morti e i cinque dell’altra sono rimasti feriti.
Ecco, in certe occasioni sarebbe meglio non saper leggere, o che gli articoli fossero scritti in sanscrito o in etrusco. L’ignoranza sarebbe una tutela per lo stomaco ed eviterebbe di leggere “strada killer”, “ex statale che uccide”, “tristemente famosa per i sacrifici umani che richiede”, i ragazzi che correvano “fin troppo allegramente”, una strada “che non consente distrazioni, che non perdona errori, che non ammette colpi di testa”.
Nessuna strada uccide né chiede sacrifici umani. Non è la strada che non ammette distrazioni, ma la consapevolezza di essere alla guida di un veicolo potenzialmente mortale, per sé e gli altri.