Lontano, vicino (a motore)
mercoledì 16 ottobre 2019 | di Patrizio Suppa
Andando in giro per le stradine collinari nei paraggi, ho come l’impressione che anche in queste strade il traffico stia aumentando. Niente di scientifico, ma in determinati orari è diventato davvero fastidioso farci una pedalata tranquilla. Mi sono chiesto quale possa essere la causa, e probabilmente è l’aumento del traffico sulle direttrici principali che spinge alla ricerca di scorciatoie e, forse, anche l’aumentato “sprawl urbano”, la città diffusa che allontana le persone dai luoghi di lavoro e studio costringendo all’utilizzo praticamente obbligato delle auto o comunque di mezzi a motore. Su queste strade, larghe tre metri e (per fortuna) a doppio senso di marcia, mi capita ogni tanto di vedere per terra i segni di qualche incidente, perché, chissà come mai, in queste strade tanti si mettono a correre nonostante i limiti a 50 km/h. La creazione di città compatte (e vivibili), riducendo la necessità di usare i veicoli a motore, può contribuire a ridurre le emissioni di CO2. Le amministrazioni comunali, con le loro pianificazioni territoriali, hanno questa responsabilità: riusciranno a fermare le costruzioni delle tanto desiderate villette di campagna?
|