La Cop sono loro
mercoledì 26 novembre 2025 | di Patrizio Suppa
Non è che me ne sono dimenticato: il risultato della Cop 30 di Belem è talmente sconfortante che cadono le braccia. Sono passati dieci anni dalla Cop di Parigi, dove fu solennemente promesso di mantenere l'innalzamento della temperatura ben sotto i 2°, puntando a 1,5°, e oggi, svariati disastri dopo, siamo ancora lì. La presidenza brasiliana della Conferenza (ricordo che il Brasile è un grande produttore di petrolio) puntava a dichiarare ufficialmente l'uscita dai combustibili fossili e a mettere nero su bianco un cronoprogramma con i passaggi che avrebbero portato al risultato. Non c'è stato niente da fare: il solo citare “combustibili fossili” nel testo finale suscitava nei rappresentanti di alcuni Paesi la stessa reazione dei cavalli al sentire “Frau Blücher!” in Frankenstain Junior. Se non si parla di uscita dai combustibili fossili, non c'è nemmeno bisogno di un cronoprogramma. In compenso, la Presidente della Commissione europea ha avuto la geniale intuizione di dire che “Non stiamo combattendo i combustibili fossili, stiamo combattendo le emissioni che ne derivano”, come dire che non combattiamo il fumo, ma il cancro che ne è la conseguenza. Scelta lungimirante, vero?
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