Molti anni fa in Tv passava uno
spot con “l’uomo del monte”: atmosfera tropicale, con un tipo vestito di bianco che scende da un’auto anni ’30, prende un ananas, lo assaggia e fa un cenno di approvazione.
Con il messaggio “l’uomo del monte da detto sì”, subito parte la raccolta dei frutti che arriverà poi nei nostri supermercati. Le condizioni di lavoro non erano proprio ottimali, come
denunciato da molte campagne di informazione, ma questa è un’altra storia.
In questi giorni fa molto innervosire la destinazione del complesso di Costa San Giorgio, sede della vecchia scuola di sanità militare, soprattutto da quando il priore di San Miniato ha detto che creare lì “uno spazio per pochi privilegiati significa tradire la vocazione di quell’architettura e voltare le spalle all’idea di partecipazione che Giorgio La Pira e Giovanni Michelucci ci hanno insegnato”. Si è scatenata la polemica, prima con una sorta di scaricabarile sulle responsabilità della vendita, poi rivendicando quanto fatto, visto che alcuni spazi saranno resi accessibili a tutti mentre prima, visto l’utilizzo militare, l’accesso era precluso.
Il Sindaco ha poi pubblicamente aggiunto che non si piegherà alle istanze conservatrici dei comitati del no a tutto, ruota panoramica compresa.
Ammesso che la ruota panoramica sia una grande innovazione e che dia lustro alla città (con la torre di Pisa stampata sulle cabine), diciamo che dire di sì a prescindere è sciocco come dire di no. Facciamo qualche esempio. Qualcuno solo adesso si è accorto che il nuovo teatro è troppo grande. Qualcuno voleva coprire la visale della Fortezza con alcune strutture commerciali legate al parcheggio sotterraneo. Qualcuno voleva spostare lo stadio a Castello. Qualcuno voleva portarlo a Novoli, poi cambiando idea con l’intezione di buttar giù buona parte di quello attuale per poi cambiare ancora idea e arrivare infine ad ammodernare l’esistente, mentre intorno il mondo dell’architettura osservava sbigottito.
Mettiamola così: qualcuno prende le sue legittime decisioni, ma non è automatico che siano sempre buone decisioni.
Semplicemente mi chiedo solo se abbiamo bisogno ancora di alberghi e appartamenti di lusso. Il turismo resta una voce importante, ma possiamo continuare a puntare solo sugli ospiti “di lusso”?