Eh sì, se qualcosa è fatta bene, o almeno meglio, va detta. E nel viale Talenti, all'altezza del supermercato, è stata migliorata la situazione precedente insieme ad una collezione di sciocchezze, come la pista larga due metri invece dei due e mezzo, le curve quasi a gomito e il collegamento con il tratto precedente che non è dritto. Meglio di prima, certo, ma si potevano spendere gli stressi soldi facendo un servizio migliore a chi le piste le usa e non le pensa (soltanto).
Sempre sul viale Talenti, tra piazza Batoni e via Loenzetti, c'era un tratto di pista pedociclabile piuttosto pericoloso: stretto, con i portoni che ci si affacciavano direttamente sul percorso e che si concludeva con una curva a gomito cieca, tanto che sull'angolo c'era uno specchio per vedere chi stava arrivando: sulla street view è ancora
visibile la situazione precedente.
Da qualche settimana invece è stata rifatta la pista in sede propria togliendo spazio alla corsia stradale, evviva! Un bellissimo regalo di Natale, se non che, come al solito, chi le ciclabili le pensa non le frequenta: andando in direzione piazza Batoni, una volta arrivati al semaforo... non si può andare in via delle Azalee (e quindi all'interno del quartiere, alla scuola Montagnola o sul viale dei bambini), ma dovresti soltanto attraversare il viale (ad un semaforo dove il verde pedonale arriva ogni venti minuti… beh, quasi!) e andare nel mezzo della rotonda e aspettare un altro verde, a meno che, come al solito, non si scenda e si spinga a mano la bici.
Certi uffici hanno una curiosa percezione della ciclabilità cittadina: lasciano pedalare in libertà finché non si trova un incrocio, dove la creatività si concretizza in soluzioni da gimcana.