Bye bye, 2020



Sta per concludersi un anno letteralmente indimenticabile, così intenso che sembra sia stato lungo il doppio. Ho voluto ricordare i fatti vissuti in questo tempo, per fare esercizio della memoria, attività che non facciamo mai abbastanza. Beh, mi sono sorpreso a ricordare eventi che avevo rimosso dalla memoria…

Gennaio
L’anno inizia con il blocco del traffico per l’inquinamento a Firenze e nei maggiori capoluoghi italiani, mentre qualcuno propone il “jumbo bus” tra Ponte a Niccheri e Greve: bella idea, ma per funzionare bene, qualsiasi mezzo pubblico ha bisogno di corsie riservate.

Febbraio
Mentre si comincia a sentire qualche scricchiolio sinistro, l’Istat dichiara che nel 2019 l’industria dell’auto ha perso il 13,9% della produzione rispetto al 2018, senza bisogno del virus: vuol dire che era già malata, no? intanto, il Consiglio di Stato blocca (definitivamente?) l’ampliamento dell’aeroporto.

Marzo
“Chiudete tutto”, “Aprite tutto” e via così, con dichiarazioni variabili a seconda delle giornate. Tutti quanti siamo costretti in casa. Dalla finestra si vedono le strade deserte.

Aprile
Il Sindaco vuole usare il “bazooka urbanistico”, mentre partono gli incentivi per acquistare le bici. A dire il vero gli incentivi sono promessi: intanto comprate la bici, poi vi renderemo i soldi, sicuramente, forse, chissà… intanto, il prezzo del petrolio va sotto zero, i consumi crollano e non si sa più dove mettere quello estratto.
Il bando per il nuovo stadio alla Mercafir doveva scadere in questi giorni, ma viene prorogato… anche se non interessa più a nessuno.

Maggio
Si torna ad uscire di casa, con un’ideona: creare ciclabili di emergenza, perché (dicono) la bici ci salverà. Noi lo sapevamo già, e, con un pizzico di presunzione, sappiamo cosa fare e dove farlo…
Fioccano i tavolini sulle strade al posto degli stalli di sosta. Non si può fare altrimenti, ma non trovo romantico mangiare una pizza con vista sullo scarico delle automobili.

Giugno
Arriva la prima corsia ciclabile in via Foggini. Viene da chiedersi perché non diventi direttamente pista ciclabile, ma lasciamo perdere. Piuttosto, per trovarne altre che aiutino ad andare in bici, vista l’emergenza sanitaria e la ridotta capienza dei mezzi pubblici, bisogna aspettare settembre.

Luglio
Fa caldo, ma nonostante tutto arriva il progettino della linea “Lampo” della tramvia, quella che dovrebbe passare dal Campo di Marte, dove casualmente c’è anche qualche impianto sportivo.

Agosto
Mentre alle isole Mauritius una petroliera si spezza e si tira fuori il tunnel sotto lo stretto, i Presidenti delle Regioni vogliono aumentare la capienza dei mezzi pubblici in vista delle riaperture delle scuole. Sì, aumentare i passeggeri. Sperimentazione della Zona a Traffico meno Limitato: si può entrare dalle 16 invece che dalle 20.

Settembre
Arrivano le altre corsie ciclabili, mentre nel Mugello si riesce a fare una gara di Formula 1. Viene approvato un emendamento che permette di spostare, smontare e ricostruire anche in scala dei pezzi significativi di qualche stadio. Ogni riferimento a fatti e persone conosciuti è puramente casuale.
Si pedonalizza il lungarno Acciaiuoli, ma mi chiedo: pedonale e a senso unico?

Ottobre
Gli studenti si lamentano dei bus strapieni e della mancanza di sicurezza. Si comincia a parlare di casco obbligatorio per i monopattini, mentre cominciano a diminuire le polemiche sulle nuove corsie ciclabili: sono tutti preoccupati per la sicurezza dei ciclisti, ma noi da quelle strade ci passavamo già prima, nell’indifferenza generale

Novembre
Il virus ritorna ingombrante e si torna in casa. Si riscoprono i confini comunali, oltre i quali, con la zona arancione, non si può andare: quando li abbiamo mai presi in considerazione?

Dicembre
Partono i lavori tramviari per il ramo che volge a piazza San Marco. Con un po’ di coraggio, si poteva far andare la linea verso il Duomo e da lì arrivare a San Marco e oltre.

Con questa rinfrescatina della memoria, auguri per un nuovo anno migliore.

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