L'antivirus




Se c’è qualcosa che altera il mio sistema nervoso è vedere che le regole direbbero di comportarsi in un modo mentre qualcuno cerca il sistema di girarci intorno.
Sappiamo bene cosa sta succedendo: il virus influenzale sta bloccando il Paese, è la prima volta che accade, quindi si procede per aggiustamenti progressivi. Non vorrei essere nei panni di chi deve decidere, ma il punto non è questo.
Tra le varie misure, anche drastiche, che sono state prese, ce n’è una che prevede una “distanza di sicurezza” di 1 metro tra le persone. Io stesso ho assistito, proprio ieri, alla scena in cui un dipendente di un venditore di schiacciate chiedeva ai clienti in fila di stare più distanziati tra loro. Ed erano sulla pubblica via.
Mentre pure il Sindaco è in isolamento, qualcuno ha avuto la grande idea di diminuire le corse dei mezzi pubblici al periodo “invernale non scolastico”, fino alla riapertura delle scuole: come per le vacanze di Natale. Non ci vuole una laurea in matematica per capire, che a parità di passeggeri, con meno mezzi ci sarà più affollamento, e addio alla distanza di sicurezza, se mai ci fosse stata.
Quale sarà il motivo? Forse ci sono meno passeggeri? Sicuramente sì, visto che l’altro giorno si parlava di circa il 20% in meno sulla linea 1 del tram, ma la chiusura delle scuole può essere una giustificazione?
Facciamo un ragionamento. Le scuole sono chiuse da giovedì 5 marzo: questo significa che gli studenti avevano già in tasca (e quindi pagato) l’abbonamento annuale o mensile.
Pensiamo anche a chi continua ad andare al lavoro in bus o tram. Gli orari degli uffici sono gli stessi e anche in questo caso l’abbonamento è già stato pagato. Chi doveva incassare quei soldi li ha già in tasca, quindi quale giustificazione c’è per ridurre il servizio adesso, quando c’è bisogno di spazi più ampi a bordo?
C'è un'altra soluzione. Se potete, prendete una bici e usatela per spostarvi. Scoprirete che è comoda, pratica, gratuita e non è mai in ritardo. In più, con questi chiari di luna, se volete potete stare agevolmente alla distanza di sicurezza consigliata. Poi, finita l’emergenza, fate un ragionamento: forse potrei usarla sempre?
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