Ho fretta, vado in...
mercoledì 5 febbraio 2020 | di Patrizio Suppa
Non dite in auto! L’auto è per i perditempo, non a caso l’Agenzia Europea per l’Ambiente ci dice che nell’area urbana fiorentina si perdono 195 ore all’anno nella congestione del traffico, che significano oltre tre quarti d’ora al giorno, sabati e festivi compresi, più di quanto avviene a Torino e Napoli. Sono soddisfazioni, no? In tre quarti d’ora, con una bici si va e si torna quasi da qualsiasi punto della città. Senza consumare una goccia di benzina e senza perdere mezz’ora per cercare un parcheggio. Non tutti possono farlo, ma molti potrebbero scendere dall’auto e prendersi una bici per andare a scuola, al lavoro, in giro. Secondo la stessa agenzia le persone sono disponibili a cambiare modalità di trasporto non per uno “spirito ambientalista”, ma se l’alternativa è rapida e conveniente. In più, raccomanda di camminare (o pedalare) per andare o tornare al mezzo pubblico, anche se la bici è una valida alternativa al trasporto pubblico, ed in molte città europee è il mezzo principale per spostarsi. Il passo più difficile è cominciare, poi… chi ci prova si domanderà sempre “perché non ci ho pensato prima?”.
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