Ancora un pessimo clima
martedì 11 dicembre 2018 | di Patrizio Suppa
Non so se chi ha preparato la conferenza Onu sul clima abbia uno spiccato senso dell'umorismo, ma sapere che questa è stata organizzata in un paese che per il proprio fabbisogno energetico dipende per l'80% dal carbone è piuttosto bizzarro. Ovviamente i lavori di questa COP 24 sono stati ostacolati dai maggiori paesi produttori di petrolio del mondo, impedendo che nel documento finale si tenesse conto dell'ultimo rapporto dell'IPCC, cioè tenere il surriscaldamento globale sotto 1,5 gradi. A Parigi nel 2015 i Paesi si erano impegnati a limitare il riscaldamento “ben al di sotto dei 2 gradi”. Niente da fare. Il problema cresce e in tanti fanno finta di non vederlo. Una misura di buon senso come tassare le auto in base alle emissioni ha scatenato il finimondo, ed è stata ritirata senza troppi pensieri. Una modesta proposta: le conferenze COP sul clima dovrebbero essere organizzate ad agosto, non a dicembre, magari con i condizionatori guasti. Una breve esperienza di surriscaldamento personale potrebbe aiutare a mettere meglio a fuoco il problema.
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