Chiuso
lunedì 15 dicembre 2008 | di Patrizio Suppa
Da oggi in Italia la produzione dell’auto è ferma. C’è la crisi, e le auto non si vendono.
Mi spiace per chi ci lavora, ma non credo sia possibile continuare a
continuare ad acquistare auto all’infinito. Certo, capisco chi le
produce, ma qualcuno dovrebbe capire che non è ipotizzabile continuare
a pensare di produrre all’infinito auto (o lavatrici, televisori, bici
e così via), perché non abbiamo a disposizione spazi infiniti, né
risorse infinite.
L’auto, oggi, è diventata il simbolo dell’obsolescenza del mito della
“crescita infinita”, e i suoi lavoratori sono le prime vittime. E’ il
momento di voltare pagina, magari riducendo il numero delle ore di
lavoro. Non ho ricette innovative, se non ridurre pesi, dimensioni e
cilindrate dei modelli, con il risultato di distruggere per sempre
l’alone di potenza, fascino e desiderio che avvolgono l’automobile e di
riportarla alla sua realtà: un mezzo che sposta persone e cose ad un
punto A ad un punto B.
Almeno fino a quando ci sarà petrolio.
|