Quando è necessario far ragionare qualcuno che si è incaponito a fare qualcosa, da noi si dice “non te l’ha mica ordinato il dottore”, perché se il dottore dice di mangiare meno, camminare di più, smettere di fumare… dovremmo dargli retta, o almeno provarci.
L’ennesimo
studio ha indicato l’uso della bicicletta per tutelare la salute, soprattutto per andare al lavoro. Questo potrebbe ridurre del 40% la possibilità di morire prematuramente. I danni della vita sedentaria sono noti: nel mondo si tratta di circa 5,3 milioni di morti.
Lo studio ha coinvolto 250.000 persone per cinque anni, e chi andava al lavoro in bici aveva una netta diminuzione di malattie cardiovascolari e cancro rispetto a chi ci andava a piedi: in bicicletta si fa uno sforzo leggermente superiore del camminare e quel poco è utilissimo per la prevenzione.
A tutto questo aggiungo che un
altro studio parla di una diminuzione del 19% dell’incidenza dell’Alzheimer e del 22% della demenza senile grazie all’uso della bici.
Se l’uso della bici ha questa incidenza sulla salute delle persone, i soldi risparmiati dalla sanità potrebbero essere investiti in infrastrutture ciclistiche, no?